Ranieri l'uomo dei sogni. E l'applauso più vero e sentito
Tanto poté la favola Leicester. È pomeriggio, a Montecarlo. Lo spettacolo del porto del Principato si leva dietro le vetrate dello Yacht Club. L'applauso per le leggende è forte. Carles Puyol, icona del Barcellona. Frank de Boer, manager dell'Inter. Deco, faro del Portogallo. Poi pure Gianluigi Buffon, capitano dell'Italia, della Juventus, simbolo mondiale del calcio. L'applauso più grande, però, è stato per un altro uomo. Per uno che non è una star, che non è un personaggio.
Per un uomo dalla voce delicata e pungente, elegante e decisa. Claudio Ranieri e il suo Leicester sono immagine globale di una storia bellissima, di quella che in Inghilterra dipingono giustamente come la novella più dolce che il football abbia mai raccontato. "Penso alla salvezza, poi a stabilizzarci in Europa in un paio d'anni". In poche parole, una filosofia. Due piedi per terra. Il Leicester che ha toccato il cielo ma per non essere Icaro d'Albione, plana giù dolce con obiettivi concreti. Per questo l'applauso della principesca Montecarlo è vero e sincero. Per l'uomo dei sogni. Tanto poté, la favola Leicester.