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Pratali: "Toro favorito contro l'Empoli anche senza punte centrali"

di Elena Rossin
Fonte: Torinogranata.it
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© foto di Luigi Gasia/TuttoJuveStabia.it

Francesco Pratali è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Pratali ha giocato nel Torino dal 2008 al 30 gennaio 2010 e poi nelle stagioni 2010-2011 e 2011-2012, ma è cresciuto nelle giovanili dell'Empoli dove ha militato a più riprese 1996-1998, 2001-2008 e 2012-2014, attualmente è un agente di calciatori e collabora con Nicola Amoruso. Con lui abbiamo parlato della partita tra le sue ex squadre.

Come s'immagina la partita di oggi pomeriggio tra Torino ed Empoli?
"Il Torino sulla carta è superiore, ma nel calcio italiano di partite scontate non ce ne sono e l'Empoli ha un impianto di gioco che si sviluppa da tre anni poiché Martuscello è stato il vice prima di Sarri e poi di Giampaolo e un modo di lavorare durante la settimana che è rimasto invariato in questo periodo".

In attacco non ci saranno gli infortunati Ljajic e Maxi Lopez e Belotti che è sì stato convocato, ma, come già accaduto la scorsa settimana, difficilmente giocherà. Un numero contato di attaccanti a disposizione potrebbe essere il tallone d'Achille del Torino?
"Sicuramente l'assenza di Belotti, se non giocherà, è abbastanza pesante. Lui insieme a Pavoletti è uno degli attaccanti italiani che mi sono sembrati più in forma nell'ultimo anno e mancando anche Maxi Lopez il Torino scenderà in campo senza punte centrali, anche se Boyè può ricoprire quel ruolo, ma ha altre caratteristiche".

La difesa del Torino è ancora in rodaggio stante le partenze e gli arrivi e il cambio di modulo e ha un nuovo portiere che conosce solo qualche parola d'italiano, c'è il rischio che si vedano ancora errori individuali come con l'Atalanta?
"No, si spera, perché come uomini la difesa del Torino è buona ed è nomale che cambiando tre-quattro interpreti rispetto all'anno scorso ci vuole un pochino di tempo per trovare l'intesa, ma il valore assoluto di ogni singolo difensore è buono e tutti ci stanno alla grande in serie A. E' solo una questione di tempo il sistemare i meccanismi e Mihajlovic sarà bravissimo a farlo. Gli errori nel calcio capitano e non li fa solo chi non gioca, per il Torino il peccato è stato che si siano concentrati tutti in queste prime partite, ma per fortuna in difesa ci sono uomini d'esperienza che negli anni hanno dimostrato che di errori ne fanno pochi nell'arco del campionato, si è trattato di un concentrato e spero per il Torino che gli errori vadano a scemare".

A centrocampo Valdifiori è stato preso per essere il fulcro del gioco, ma Benassi, Baselli, Acquah e Obi pur essendo giovani promettenti non sono ancora riusciti a convincere del tutto. Solo un po' d'inesperienza o forse altro?
"Benassi e Baselli sono due giocatori per cui stravedo perché sono fra gli italiani due giovani centrocampisti fra i più bravi, quindi, secondo me, è solo una questione di tempo e d'acquisire maggiore esperienza essendo due di grandissima prospettiva. Il Torino nel complesso ha un gruppo di giovani centrocampisti dal futuro importante, ma proprio perché sono giovani ci vuole un pochino più di tempo".

Quali sono i punti di forza dell'Empoli?
"L'Empoli ha un gioco che sfrutta tanto il mediano basso, il play davanti alla difesa e il trequartista che, secondo me, sono i giocatori chiave della squadra. Soprattutto un giocatore come Saponara per una squadra che si deve salvare è un lusso incredibile. In più la squadra ha un modo d'interpretare la fase difensiva che ho visto fare a pochi, sono organizzati e lavorano tutti in simbiosi e sbagliano poco. Come squadra penso che l'Empoli sia fra le più organizzate insieme al Napoli, che ha Sarri, e alla Sampdoria di Giampaolo, infatti, adottano lo stesso modo di difendersi e, forse, Sarri è quello che lo esaspera di più, ma i suoi giocatori lo interpretano molto bene".
Il Torino ha palesato difficoltà proprio con l'Atalanta che si è chiusa, potrebbe oggi incappare nello stesso problema?
"Con avversari che si chiudono nella propria metà campo trovano difficoltà un po' tutte le squadre, ma penso che l'Empoli verrà a Torino per imporre il proprio gioco avendo una sua identità e visto che lo fa in qualsiasi campo. Non è una di quelle squadre che si chiudono e stanno sulla difensiva per novanta minuti, sicuramente non disputerà una partita all'arrembaggio, ma cercherà di produrre il suo gioco, che è anche piacevole da vedere".
Starà al Torino quindi trovare la giocata vincente?
"Il Torino ha giocatori che possono cambiare corso alla partita, peccato per le assenze che sono pensanti, ma ha alternative molto valide e sulla carta parte sicuramente favorito sull'Empoli".
Mihajlovic ha posto come obiettivo per la squadra lottare per l'Europa League, troppo ambizioso o realistico?
"Il Torino con l'organico completo per me è tra le prime sei-sette squadre italiane, quindi, è giusto alzare l'asticella e provare a raggiungere quest'obiettivo. Poi ci sono tanti fattori che determinano oppure no il raggiungimento dell'obiettivo, si fa male un giocatore chiave, ci sono tanti infortuni e lo scenario può cambiare. Sicuramente non mi meraviglierei se il Torino a fine stagione fosse fra le squadre che accedono all'Europa League".
Ha appeso gli scarpini al chiodo e ora fa l'agente dei calciatori, a qualche nome di giocatore da suggerire al Torino?
"Il Torino quest'anno ha agito bene sul mercato. A quelle cifre Maksimovic lo si deve vendere, Glik aveva la possibilità di giocare in Champions League come Peres e in più ha sostituito tutti con giocatori, per me, validi. Negli ultimi cinque-sei anni il Torino ha cambiato modo di lavorare e di fare calcio, cosa che prima non faceva. Ora la programmazione è a più lunga durata. Secondo me, quest'estate il Torino ha fatto un ottimo lavoro".

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