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Piacenza, Cerri: "Promozione meritata. Io e Franzini avanti assieme"

di Tommaso Maschio
Fonte: TuttoLegaPro.com
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© foto di Federico Gaetano/TuttoLegaPro.com

Intervistato da TuttoLegaPro.com il direttore sportivo del Piacenza Massimo Cerri ha parlato della promozione in Lega Pro arrivata con ampio margine: "Al termine del girone d'andata, quando abbiam battuto in casa il Lecco nello scontro diretto, abbiam capito che saremmo arrivati primi. Non solo per il risultato positivo e per gli oltre dieci punti di vantaggio, ma per l'atteggiamento che i miei avevano avuto in campo, vincendo una partita sofferta e neutralizzando un rigore ai lombardi. Lì ho visto veramente la voglia di soffrire e di remare tutti insieme verso un solo obiettivo. E domenica è arrivata la conferma".

83 punti a metà marzo, una sola sconfitta, la seconda distante 19 lunghezze. Merito vostro o demerito altrui?
"Direi la prima e motivo la scelta. Il Lecco ha disputato un gran campionato, attualmente ha più punti di quattro capoliste della Serie D, sebbene abbia disputato diverse gare in più. Però noi siamo stati eccellenti, con 26 vittorie in 32 gare: una media incredibile che non ha eguali in categoria. E dire che ai nastri di partenza nessuno si aspettava questo exploit: a inizio campionato partecipai a una trasmissione televisiva locale. Tutti erano convinti che ci saremmo giocati la vittoria, fino all'ultimo respiro, contro il Lecco, il Monza e il Seregno. E invece il cammino è stato netto e senza problemi".

Adesso vi aspettano due mesi di festa
"Sugli spalti si, in campo no. La società deciderà la riconferma di alcuni elementi anche in base alla prestazione delle ultime giornate di campionato: insomma, molti giocatori si giocheranno la Lega Pro nei prossimi due mesi. Per questo credo che le prestazioni, sul terreno di gioco, non cambieranno".

A proposito di riconferme: il suo futuro?
"Insieme a questi colori. Sono nato in questa città, cresciuto in questa società: per 15 anni ho guidato le giovanili piacentine mentre la prima squadra disputava campionati di Serie A e B, mi sono seduto sulla panchina dei grandi sia da mister che da viceallenatore in annate molto difficili, coincise con la retrocessione dalla Serie B. E da quest'anno è iniziata la mia avventura da direttore sportivo, la prima in assoluto. Diciamo che sono riuscito a riscattare il passato. La società ha confermato sia me che mister Franzini e questo è un grande motivo d'orgoglio".

E i giocatori?
"Siamo intenzionati a confermare lo zoccolo duro e non stravolgere una squadra che ha saputo fare così bene. Naturalmente bisognerà considerare la ripartizione dei contributi della Lega in base all'utilizzo dei giovani nella prossima stagione prima di poter avere la certezza sulla composizione di tutta la rosa".

Il prossimo anno potrebbe aver luogo un inedito derby con il Pro Piacenza, club col quale avete tentato la fusione e dal quale avete prelevato diversi elementi
"Sarebbe veramente interessante come sfida, speriamo che i nostri "cugini" riescano a mantenere la categoria. La fusione, invece, era difficilmente concretizzabile: le due squadre hanno una storia diversa, percorsi diversi: il Piacenza è la squadra della città, seguita da migliaia di tifosi e che ha disputato svariati campionati di Serie A e B. Il Pro Piacenza, invece, si è affacciato al professionismo dopo esser cresciuta nel tempo e aver cambiato diverse denominazioni. Si tratta, insomma, di due realtà quasi opposte. Riguardo il mercato, alcuni elementi sono arrivati dalla loro squadra mentre per altri si è trattato di un ritorno. Silva e Matteassi sono cresciuti nelle giovanili piacentine, ad esempio. Mister Franzini, invece, era seguito da tanti anni. Il mio augurio, comunque, è che riescano a rimanere in Lega Pro".

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