Perinetti: "Sabatini tra i migliori ds, con Spalletti binomio perfetto"
Il direttore sportivo del Venezia Giorgio Perinetti, ex dirigente della Roma, è intervenuto sui 92.7 di TeleRadioStereo raccontando alcuni aneddoti e commentando il momento del calcio italiano.
Venezia promosso in Lega Pro, un ritorno importante tra i professionisti. Innanzitutto complimenti.
"Grazie, li condivido con il presidente Tacopina che ha portato grande entusiasmo in questo progetto. Abbiamo centrato l'obiettivo della promozione dalla Serie D alla Lega Pro e puntiamo assolutamente a fare bene nella prossima stagione".
Non possiamo non domandarle dell'acquisto di Righetti...
"Fu uno dei primi acquisti che feci in prima persona. Lui veniva da Latina. Eravamo a Coverciano, rappresentavo la Roma ed eravamo in una settimana di proroga per gli acquisti dalla Lega Pro. Portai a termine questa trattativa per Ubaldo alla Roma in maniera particolare: Moggi non era presente all'epoca e per firmare il passaggio dovetti mettere una firma a suo nome. Ormai è prescritto (ride, ndr)".
E' d'accordo con Sabatini quando dice che in Italia c'è carenza di giovani talenti?
"Non sono d'accordo con Sabatini, con cui molto spesso invece condivido. Questo è un torto che abbiamo tutti noi dirigenti, i settori giovanili vengono curati meno. Molte meno ore dedicate, i ragazzi hanno istruttori che si dedicano poco a loro. C'è meno lavoro individuale sui ragazzi. Si fa tanta "lavagna", si insegna come si sta in campo ma poco quello che si deve fare in campo".
Che tipo di mercato si aspetta in questa estate?
"Il mercato sarà sempre effervescente ma la problematica è che viene fatto in funzione della risoluzione dei problemi. La Roma cercherà di fare le cose migliori con il binomio Spalletti-Sabatini. Se Sabatini rimarrà, sarà un grande acquisto per la Roma. Spalletti ha dimostrato di saper portare regole e farle rispettare. La Juventus ha una solidità impressionante. Milan e Inter sono ad una svolta, soprattutto in caso di cambi ai vertici societari. La Lazio ripartirà da Prandelli. I club devono ragionare in maniera più collettiva per risolvere i problemi del nostro calcio con sinergia".
L'anno prossimo in Premier League ci saranno 4 allenatori italiani. I nostri allenatori è apprezzato più all'estero che in Italia?
"Abbiamo una scuola di allenatori ineguagliabile. Il nostro difetto è giudicare in breve tempo. Gli allenatori hanno bisogno di tempo per conoscere i propri giocatori, non si possono tirare sentenze ad ottobre. Dobbiamo rivedere completamente il lavoro di campo, ce ne accorgiamo dai risultati a livello internazionale sia con i club sia con l'Italia. Abbiamo il 70% di giocatori stranieri e, purtroppo avendo pochi soldi, non prendiamo neanche i migliori. Se non porremo rimedio, andrà sempre peggio".
Che idea si è fatto del rinnovo di contratto di Totti?
"Credo che il calcio sia uno sport meraviglioso, appartiene ai calciatori. Non si può tenere conto della carriera di un giocatore che ha scritto la storia di una squadra. Totti ha scritto le pagine belle della Roma e non l'ha lasciata nei momenti meno belli. Quando un calciatore riesce a stimolare un sentimento popolare così forte e sceglie di giocare un'altra stagione, va rispettato e assecondato. Spalletti saprà benissimo come gestirlo e Totti saprà gestire la sua ultima stagione da calciatore vivendola nel migliore dei modi".