archivio
Menù Notizie

Pedullà: "Sarri e i disfattisti"

di Redazione TMW
Fonte: Alfredo Pedullà.com
Foto
© foto di Federico De Luca

Adesso è troppo semplice. La notte europea del Napoli è anche la notte di Maurizio Sarri. La risposta ai soloni, ai disfattisti, a quelli che – nelle ore di vigilia – già stavano pregustando il fallimento europeo per sbatterlo spalle al muro. Come? In questo modo, un messaggio con avvertimento incorporato: se buchi a Lisbona, sprofondi in Europa League e poi non arrivi almeno terzo in campionato, ti metteranno l’etichetta da “stagione fallimentare”. E poi, e poi, e poi, ci vorrebbe anche un minimo di buon senso. E forse di buon gusto. Soprattutto bisognerebbe fare una cosa, elementare: non salire sul carro dei vincitori dopo, mantenere una certa coerenza, non giudicare semplicemente in base al risultato. Così ci riuscirebbero anche i bambini di sei anni: se vinci sei un eroe, se perdi un pirla. Non si può, se questo fosse l’andazzo sarebbe meglio dedicarsi alle parole crociate. Ma, attenzione, ci riferiamo a quelle facilitate…

Il problema di Sarri è quello di aver dovuto fare tutto e subito. All’interno di un percorso che ha previsto, nell’ordine: a) la cessione di Higuain a luglio inoltrato; b) l’arrivo di un attaccante bravissimo (Milik) che si è fermato troppo presto: c) le paturnie di un eccellente specialista come Gabbiadini che ha sofferto psicologicamente il momento con i riflettori addosso. Tre passaggi fondamentali che avrebbero schienato chiunque. Sarri ha continuato a proporre il suo calcio, guardate i numeri e – con tutto quello che è accaduto – paragonateli con quelli della scorsa stagione. Più o meno siamo lì, malgrado i suddetti problemi. Ha trovato i gol con i centrocampisti, sta svezzando e responsabilizzando pian piano i giovani. Eppure, se pareggia una partita maledetta come quella contro il Sassuolo gli attribuiscono colpe che non ha. Con la storia di Rog che non giocava lo hanno torturato un giorno sì e l’altro pure, come se lui fosse autolesionista e intendesse fare un dispetto a chissà chi. Adesso magari metteranno il disco sul mancato utilizzo di Tonelli. Perché i disfattisti, parenti dei sapientoni e cugini dei soloni, sono fatti così. Sanno distruggere quando non arrivano i risultati, non sanno chiedersi e spiegarsi perché, parlano di tattica quando ci vorrebbe un attestato di abilitazione. E poi cambiano goffamente idea se all’improvviso i risultati tornano a fare capolino. Applausi sinceri, soltanto i veri geni si comportano così.

Sarri ha sicuramente i difetti che in tanti hanno. Quando gli mettono un microfono sotto il naso talvolta va oltre perché – dipendesse da lui – abolirebbe le conferenze e penserebbe soltanto al campo. Firmerebbe domani per uno scenario del genere, semplicemente perché conosce i suoi limiti. Eppure ha dovuto sopportare giudizi trancianti. Uno su tutti: il gioco è superato, bisogna cambiare modulo, andare di 4-3-1-2 e menate di questo tipo. Come se a Pep dicessero che deve modificare la sua cultura di fare calcio, che se ha dato spettacolo, adesso è una monotonia crescente. Che barba, che noia: non Guardiola, ma quelli che parlano ad minchiam (il richiamo del Professor Scoglio, uno che avrebbe apprezzato la gavetta di Sarri, è sempre più attuale). Il Napoli è una creatura a immagine e somiglianza dell’allenatore, automatico. Se si allentasse qualche tensione tra De Laurentiis e Sarri, per il bene di tutti, qualsiasi cosa diventerebbe più semplice. Il Napoli è la semina di Giuntoli per il presente e per il futuro: quando hai Diawara, Zielinski e Rog ti godi il magistrale Hamsik (un altro che qualcuno avrebbe voluto lontano dal San Paolo per semplice incapacità di celebrare le sue qualità) e disegni con la fantasia le traiettorie più luminose se pensi a un nuovo ciclo.

Napoli è una città affascinante, con un magistrale senso di appartenenza nei riguardi della squadra di calcio. Quando Benitez andò via perché pensava al Real, poche ore dopo un bruciante ko che vanificò la partecipazione alla successiva Champions, per poco non gli stesero tappeti rosso. Assurdo. Se hai, invece, un allenatore che studia e lavora per te, pur con tutti i comprensibili errori ma con inenarrabili contrarietà da digerire, magari qualcuno fa di tutto per sbarrargli la strada. Si chiama sindrome di persecuzione, importante è smontare il giocattolo (per mille motivi o interessi) piuttosto che aiutare a rimetterlo sulla retta via. C’è chi gode anche così, portate pazienza.

Saranno ore difficili per i disfattisti, parenti dei sapientoni e cugini dei soloni. Trovategli qualcosa da fare, è molto più di un sos.

Altre notizie
Lunedì 31 Dicembre 2018
23:52 2018 Monaco, Acuña obiettivo numero di Henry 23:45 2018 Il Real Madrid pesca in Italia: nel mirino Icardi e Piatek, ma non solo 23:40 2018 ESCLUSIVA TMW - Fascetti: "Lazio, il bilancio è positivo. Milinkovic si è svegliato" 23:38 2018 Bayern Monaco, Lewandowski: "Potrei chiudere qui la carriera" 23:31 2018 Empoli, La Gumina ko. Rinuncia alle vacanze per il percorso di recupero
23:24 2018 Pescara, Sebastiani: "Può arrivare una punta. Vorrei un altro Del Grosso" 23:20 2018 ESCLUSIVA TMW - Canuti: "Inter, in Europa serve migliorare. Per ora il voto è sette" 23:17 2018 Barcellona, si allontana De Ligt: ritenute eccessive le richieste olandesi 23:10 2018 Pisa, Cernigoi finisce nel mirino della Dinamo Bucarest 23:03 2018 Sicula Leonzio, Torrente vuole Cuppone a gennaio 23:00 2018 ESCLUSIVA TMW - Berni: "Viola, bilancio mediocre. La squadra è modesta" 22:56 2018 Romeo: "Voglio dimostrare di essere uno dei più forti" 22:49 2018 Roma, Manolas: "Il miglior acquisto per me è Kluivert, diventerà grande" 22:42 2018 Pres. Perugia: "Girone d'andata soddisfacente. Ma non sono appagato" 22:40 2018 ESCLUSIVA TMW - Cuccureddu."Juve, parlano i numeri. CR7 esempio per tutti" 22:35 2018 Inter, Gabigol tra West Ham e Flamengo: i nerazzurri vogliono 20 milioni 22:28 2018 Ag. De Boer: "Negli Stati Uniti non mettono fretta agli allenatori" 22:21 2018 Inter, Politano: "Un 2018 meraviglioso, ma il meglio deve ancora venire" 22:20 2018 ESCLUSIVA TMW - Pauluzzi: "Voto 10 al 2018 dei Bleus, Deschamps il segreto" 22:14 2018 Udinese, Felipe Vizeu via dopo 26 minuti. C'è l'offerta del Gremio 22:07 2018 Pescara, Fornasier idea per la difesa del Foggia 22:00 2018 ESCLUSIVA TMW - Mineo: "Messi, 2018 a due facce: 9 col Barça, 5 in Nazionale" 21:54 2018 Pro Vercelli, Germano finisce nel mirino della Cremonese 21:47 2018 Ag. Dendoncker: "Non ne ho parlato con Monchi, Nzonzi profilo simile" 21:41 2018 Teramo, Bacio Terracino nel mirino di Cosenza, Foggia e Livorno 21:40 2018 ESCLUSIVA TMW - Caires: "CR7 meglio di Modric, meritava il 6° Pallone d'Oro" 21:34 2018 Parma, Dezi: "La Serie A il momento più bello, poi il buio, il periodo difficile" 21:27 2018 Monza, non solo Chiricò dal Lecce. I brianzoli puntano anche Armellino 21:20 2018 ESCLUSIVA TMW - Buskulic: "Modric, Pallone d'Oro giusto. Ma non è da 10" 21:14 2018 UFFICIALE: Porto, l'esterno Ruben Macedo in prestito al Chaves