Pallotta vuole Monchi. Ecco chi è l'artefice del Siviglia pentacampeon

Ramón Rodríguez Verdejo, per tutti semplicemente Monchi. Una vita dedicata in tutto e per tutto al suo Siviglia, il club in cui ha giocato e che ha recentemente portato ai successi continentali che tutti conoscono. Quelli dell'Europa League. Lui, ex portiere di medio livello, nel 2000 è entrato negli uffici del Sanchez-Pizjuan e non se ne è più andato. Col tempo ha costruito una rete di osservatori di primissimo livello, con circa 700 collaboratori, che hanno portato nel quartiere di Nervión talenti di caratura mondiale. Il settore giovanile è uno dei fiori all'occhiello della società nonché serbatoio infinito per rimpolpare le squadre smontate anno dopo anno nei mercati estivi. Da lì, dalla cantera sevillista, sono usciti nel tempo i vari Sergio Ramos, Diego Capel, Alberto Moreno, Jesus Navas, Antonio Puerta e José Antonio Reyes, Coke. Loro, ma non solo. Da Siviglia infatti sono passati fior fiori di campioni: da Sergio Ramos a Dani Alves, passando per Adriano, Julio Baptista, Seydou Keita, Ivan Rakitic e Carlos Bacca. Nomi che da soli rendono bene il senso del lavoro portato avanti da Monchi.

Che, urge sottolinearlo, dopo 16 anni di gestione del club aveva scelto di dire basta. In estate voleva lasciare Siviglia per staccare da un ambiente da cui aveva assorbito e a cui aveva dato tutto. Perché Monchi, per i giocatori del Siviglia, è il primo tifoso, il primo amico. Normale volersi staccare, dopo una full immersion del genere. Il club lo ha convinto/costretto a restare, forte di un contratto firmato, e pure le voci sul Manchester United sono rimaste tali. Ora però, con l'addio di Sabatini, Monchi potrebbe aver individuato già la sua prossima destinazione. "Mi piacerebbe lavorare in Italia", ha detto nei giorni scorsi. Qualche ora prima, invece, aveva candidamente confermato di volersi staccare perché 'il Monchi ds stava divorando il Monchi persona'. Ora l'incontro con Baldini scovato da TMW sugli spalti dell'Emirates e le voci, sempre più incalzanti, di un futuro che potrebbe davvero tingersi di giallorosso.