Palermo, caso Schelotto. Foschi: "È successo quello che si temeva"
"È successo quello che si temeva potesse succedere - afferma Rino Foschi in esclusiva ai microfoni Palermo24 - I tempi per il tesseramento di Schelotto erano abbastanza lunghi, la UEFA non concede un permesso supplementare e quindi l'ex giocatore del Boca doveva fare un determinato percorso che richiedeva tempo. Non è stato comunque un cambio dettato dai risultati, ma solo ed esclusivamente per questioni burocratiche".
Certo... il presidente Zamparini poteva pensarci prima.
"Ma sicuramente ci avrà pensato. Posso immaginare che gli abbiano detto tempi burocratici minori rispetto a quelli reali. Comunque sia non definirei quanto accaduto oggi un "ribaltone". Penso che la scelta sia stata presa solo e soltanto in quanto Schelotto non potesse essere tesserabile".
Intanto Sorrentino alle prese con il rinnovo... secondo lei questi continui cambiamenti possono influire sulla scelta del giocatore?
"Senza ombra di dubbio no. Questi sono discorsi che non riguardano in prima persona il giocatore, che in primis è pagato per giocare. Io penso che i vari rinnovi contrattuali per il momento non siano un problema al Palermo. Un gruppo coeso che lotta per un unico obietto: rimanere in serie A".