Non solo Bale o CR7: anche Kroos guadagna (molto) più di Higuain
Anni fa, un gioco online, raggiunse il collo di bottiglia. Perché tutte le squadre potevano permettersi di acquistare calciatori di livello assoluto, capaci di vincere le partite da soli (o quasi) almeno a livelli bassi. Un conto era acquistarli, magari per poco tempo, un altro farli giocare continuativamente nella tua squadra. Perché, più forte era il profilo virtuale del giocatore, più andava a guadagnare. Così nelle serie alte ci potevano essere squadre capaci di mantenere, eventualmente, gli emolumenti delle stelle del gioco, mentre in quelle basse si rischiava il fallimento una volta sì, una volta no. Non era tanto comprare, quanto mantenere, insomma.
Il calcio vero non è ancora arrivato a questi livelli, perché non tutti possono permettersi di pagare cinquanta milioni - ma nemmeno quindici - una stella di primo livello, ma potrebbe prima o poi arrivarci, vista l'esplosione di sponsor e pay tivù. Però il problema, per far quadrare i conti, non è spendere 25 milioni di euro per Alex Sandro, oppure i 45 per Joao Mario. Nell'ottica il problema sono gli stipendi che, mese dopo mese, bisogna elargire ai propri calciatori.
Così Higuain, il più pagato dell'intera Serie A, prendere circa 15 milioni di euro ed è sostenibile abbastanza tranquillamente da una società che, senza cessioni, riesce a fatturare circa 350 milioni.
Il problema è nelle altre grandi squadre, come il Real Madrid campione d'Europa. E il rinnovo di Toni Kroos ne è l'esempio più fulgido: il tedesco percepiva circa 11 milioni di euro lordi all'anno, con il rinnovo di sei anni - fino al 2022 - ne andrà a guadagnare 20, a stagione. Significa raddoppiare, o quasi, il proprio valore. È il giocatore teutonico più pagato del calcio globale.
Ed è un dato che stride con il mercato fatto nell'ultima estate dai Galacticos, con la voce zero alla casella acquisti. Di fatto Kroos, Cristiano Ronaldo, Bale, ma anche Modric o Benzema, sono iper pagati e con i loro stipendi coprirebbero l'intero fatturato del Napoli. Questa è la differenza, almeno finora, fra le grandissime e le squadre di medio livello (europeo). E gli stipendi sono destinati a crescere in un periodo medio-lungo.