Napoli, botta e risposta ADL-Higuain mentre i tifosi si stringono alla squadra
Prosegue il botta e risposta tra Aurelio De Laurentiis e la famiglia Higuain. Dopo una lunga riflessione, il presidente del Napoli ha replicato al "non potevo restare un minuto in più con lui" dell'argentino in conferenza stampa a Torino. In cinque punti De Laurentiis ha sintetizzato il pensiero della società, ma che in questo caso sembra coincidere anche con quello della piazza. Difficile immaginare una insofferenza personale, considerando i ripetuti incontri per il rinnovo, la giornata passata insieme a Roma alla commissione disciplinare dopo la squalifica di Udine. Riferimento anche al "non all'altezza" di Nicolas Higuain, sottolineando la qualità della squadra che l'ha messo in condizione di fare un record personale irripetibile. Semplicemente dunque una scelta personale, legittima per provare a vincere in Italia ed in Europa, ma che la famiglia Higuain evidentemente sembra voler scaricare su altri.
Ai microfoni di Tuttonapoli c'è stata poi la contro-replica di Nicolas Higuain. Il fratello-agente ha chiesto addirittura un incontro a De Laurentiis - a conferma che non finirà qui la questione - per delle vicende in sospeso, una parola data, al punto da coinvolgere pubblicamente anche Chiavelli, consigliere delegato del club e che si occupa della contrattualistica societaria. Teatrino che quindi non si esclude possa trascinarsi ancora, esasperando solo ulteriormente gli animi dei tifosi che provano a guardare avanti. Ieri in migliaia erano presenti in piazza a Dimaro, scatenati nella serata - che inizialmente prevedeva la presentazione della squadra - con Decibel Bellini (lo speaker del San Paolo) e diversi azzurri, Hamsik in testa, che hanno ballato con i tifosi. Un anticipo della serata del 1 agosto quando al San Paolo col Nizza si festeggeranno i 90 anni del club con tante iniziative. La tifoseria non ha alcuna voglia di continuare a parlare di Higuain.