Napoli, a Lisbona due gare in una: Sarri ha un'alternativa in attacco
Fonte: Dal nostro inviato a Lisbona
C'è l'aria della grande sfida a Lisbona. Benfica e Napoli questa sera allo stadio Da Luz si giocano il futuro in Champions League, col Besiktas terzo incomodo che proverà a soffiare un posto agli ottavi a una delle due squadre che scenderanno in campo in Portogallo. Dove la spedizione azzurra, ieri, verso le 19 locali ha dovuto fare i conti col traffico cittadino per raggiungere l'impianto e dare vita alle conferenze di Maurizio Sarri e Marek Hamsik. Un primo assaggio, infatti, del calore della piazza che il Napoli troverà al Da Luz. Un muro rosso composto da 65mila tifosi che renderanno l'ambiente incandescente, annunciato poco prima dell'ingresso allo stadio con un meraviglioso murales. "Benvenuti all'inferno del Da Luz", davvero niente male.
Ma Sarri ha ammesso di voler pensare solo alla sua gara e non a quella tra Dinamo Kiev e Besiktas, in quanto la sfida di stasera sarà complessa di natura. Chiaro il messaggio del mister: il Napoli vuole andare avanti, ci sono tutti gli ingredienti per farlo e per festeggiare l'approdo agli ottavi. Meritati, secondo il tecnico. Anche se i rimpianti sono enormi viste le vittorie nei primi due match del girone senza però riuscire a chiudere ogni discorso nelle tre sfide successive.
E poi c'è il dilemma legato all'attacco, con Mertens che scalpita dopo la squalifica in campionato scontata contro l'Inter. Confermati i tre che hanno giocato venerdì oppure ci sarà il belga falso nueve? Sarri non ha dato particolari indicazioni, ma dovrebbe esserci ancora Manolo dal 1'. Difficile, invece, tenere fuori Insigne - per fare posto al belga sulla fascia - dopo quattro gol nelle ultime tre gare di Serie A. "Ne avremo certamente uno forte in panchina, in grado di dare un'accelerata se dovesse servire", il messaggio del mister ieri in conferenza che ha parlato di due gare in una. Con la seconda che potrebbe iniziare negli ultimi 20', con una delle due compagini virtualmente fuori in quel momento. Sarri, inoltre, non sente la sfida del Da Luz come la più importante della sua carriera. Un bell'augurio per il futuro azzurro in Champions.