Milan, solita confusione. Brocchi vuole andarsene, Berlusconi prende tempo
Sono ore decisive al Milan per la nomina del nuovo allenatore. Il club rossonero ha fatto sapere che il 1 luglio ufficializzerà il tecnico che guiderà la squadra nel prossimo campionato ma anche su questa scelta c'è grande incertezza e confusione. Il Milan resta l'unica squadra della serie A a non aver ancora un tecnico. Brocchi ha il contratto in scadenza il 30 giugno e nella giornata di ieri ha fatto sapere di voler andare via. Questioni ambientali. L'ex mister della Primavera ha spiegato al presidente che non ci sono le condizioni per proseguire con il suo lavoro. Il patron però ha di fatto congelato le dimissioni di Brocchi, proverà a convincerlo a restare al Milan. In primis dovrebbe però prolungargli il contratto e questo non andrebbe giù alla cordata cinese e anche ad Adriano Galliani.
Infatti l'Ad propone il suo uomo, Marco Giampaolo, mentre con Brocchi non c'è mai stato gran feeling, considerando che è stato messo in panchina al posto di Mihajlovic proprio da Berlusconi. Ancora una volta correnti di pensiero diverse in seno alla società, chi promuove un allenatore, chi un altro, idee diverse che non fanno altro che alimentare confusione. Al Milan sembra proprio un circolo vizioso, anno dopo anno si ripresentano le stesse perplessità. Nelle prossime ore Brocchi deciderà se attendere Berlusconi oppure andare via e proseguire la sua carriera da allenatore lontano da Milanello, c'è già il Brescia che lo aspetta.