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Mercato boom: Gabigol-Inter, i retroscena in attesa di Icardi. Napoli, strategia pronta: ecco quale! Raiola ha in pugno la Juve e avanza pretese... Pisa, hai dilapidato un patrimonio

di Michele Criscitiello
Direttore di Sportitalia e Tuttomercatoweb
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© foto di Federico De Luca

Che sia il mercato più bello degli ultimi dieci anni siamo tutti d'accordo? Benissimo, allora lasciamo che continui. Alla luce di quello che ci attende (campionato monotono all'insegna dei trionfi della Juve), godiamoci l'ultimo mese di botti. Nell'anno in cui la Juventus ha deciso di fare un mercato scoppiettante stile Real Madrid, ne guadagna tutto il sistema italiano. Più che commenti, oggi vi diamo notizie e raccontiamo retroscena. Partendo da quello di venerdì notte, riportato in esclusiva su Sportitalia e Tuttomercatoweb sabato mattina alle 8.35. L'Inter piomba su Gabigol! Ma come non c'era la Juve? C'era e c'è, ma Marotta in questo momento ha altre priorità: in attacco ha fatto già fuoco e fiamme, adesso deve sistemare il centrocampo. Per Gabigol la Juventus resta alla finestra e l'interesse è il solito ma, dopo aver preso atto dell'inserimento dell'Inter, ha fatto sapere che non parteciperà ad aste. Giusto. Ausilio, invece, per Gabigol si è mosso con forza venerdì notte, perché la preoccupazione di non trattenere Icardi è forte. Chiariamoci: l'Inter troverebbe i soldi per prendere Gabigol, già bloccato al Santos per una settimana, solo in caso di cessione di Icardi al Napoli. Altro elemento della strategia nerazzurra. Se Mancini perde Icardi, può portare a casa il brasiliano del Santos con Gabbiadini che rientrerebbe nell'operazione Icardi: soldi + Gabbiadini. Infatti, dopo settimane di silenzio, venerdì pomeriggio Ausilio ha scritto un sms a Silvio Pagliari, agente di Gabbiadini. Tutto torna. Prendete informazioni e se qualcuno dei protagonisti vi smentisce questa indiscrezione ditegli di chiamarmi senza problemi. Il numero è sempre lo stesso da 15 anni e inizia per 347/9-----4. Altra cosa: Gabbiadini è un grandissimo calciatore, ma Sarri ha il demerito di non averlo capito e di non avergli trovato una posizione. Prima c'era Higuain, ma - se a Manolo gli date le chiavi dell'attacco del Napoli - vi fa 20 gol. A Napoli lo vogliono Giuntoli e De Laurentiis ma non Sarri, mentre all'Inter lo vuole Mancini ma non Ausilio e compagnia bella. Il Napoli insiste per Icardi e farà di tutto per prenderlo, però non potrà superare il limite della decenza. Allora Giuntoli si porta avanti e prova a sondare anche per Kalinic, Fiorentina permettendo. Potrebbe essere la settimana degli annunci a Napoli, dopo il ritiro di Dimaro più nervoso di sempre. Rog è ad un passo e siamo alle battute conclusive della trattativa, con l'Udinese c'è da un mese l'accordo per Zielinski e il calciatore si è quasi convinto a dire sì al Napoli. Nella testa di Giuntoli adesso c'è anche il difensore, nome sempre lo stesso: Nikola Maksimovic del Torino. L'operazione sarebbe la seguente: gli azzurri vorrebbero prendere il difensore da Cairo, cedere Valdifiori al miglior offerente (perché non il Toro) e chiudere con Kums. I giochi sarebbero presto fatti. Capitolo Diawara: il Napoli ancora non ha chiuso perché piace a Giuntoli ma non fa impazzire Sarri.


Andiamo sulla Juve: Marotta, come dicevamo qualche riga sopra, non molla Gabigol ma le priorità sono altre, vale a dire la cessione di Pogba e un centrocampista. C'è un solo problema per Pogba e si chiama Mino Raiola, il quale si è messo in testa di sbloccare la trattativa Paul se la Juve gli prende Matuidi. Ma è normale secondo voi che Mino da Montecarlo debba imporre alla Juve un giocatore da prendere? Secondo me no. Ma il potere e i tanti soldi danno alla testa. Qualcuno (la Fifa o l'agenzia delle entrate) perché non gli ricorda come si sta al mondo? Non bastano i milioni di euro che si intascherà dalla Juventus (club italiano) per chiudere l'operazione? Quante tasse pagherà Mino allo stato italiano per le operazioni chiuse con i club italiani? Sono domande e delle risposte sarebbe bello riceverle. Casomai anche attraverso un tweet di pappagalli. A centrocampo la Juve ha due nomi: Wistel o Kovacic. Settimana delicata per Marotta e Paratici.
In serie B è stata la domenica del terremoto a Pisa e si è raddrizzata persino la torre. Gattuso ha riunito la squadra e ha rassegnato le dimissioni. Poi ha parlato in esclusiva a Sportitalia e Tmw dicendo parole dure contro la società, ribadendo il dispiacere per i calciatori e per la città. Ora è fuga generale e vedrete a breve quanti calciatori chiederanno di essere ceduti. Anche gente arrivata due settimane fa. Gattuso ha commesso un grave errore. Gliel'ho detto in forma privata e lo ribadisco pubblicamente. Dopo Foggia, sarebbe dovuto tornare a Pisa, fare la festa, prendere la macchina e lasciare Pisa. Ha agito con il cuore ma il calcio non si fa con i sentimenti. Lo aveva chiamato il Benevento, doveva correre. Lo aveva cercato l'Ascoli, doveva correre. Importante era correre via da Pisa. Invece non ha avuto la lucidità emotiva per capire che nel calcio le società sono più importanti delle piazze. Vedete in serie A: Sassuolo è più credibile del Milan. Una ha pochi intimi allo stadio ma grandi proprietà e dirigenti, l'altra ha tifosi in tutto il mondo ma è una barca già affondata senza scialuppa di salvataggio. Come fai a rimanere a Pisa con un Presidente pieno di problemi e con il tuo tutor, Lucchesi, che aveva perso di affidabilità dopo la fine della stagione? Almeno Gattuso ha capito che questo era il momento di dire addio: in modo da rientrare in corsa alla prima panchina che salterà. Questione di un mese e mezzo! Se la squadra fa i miracoli in campo e la società non fa la società durante tutto l'anno, non ci sarà mai una crescita. Ecco giustificato l'exploit della Provincia.

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