Marroccu saluta l'Ascoli: "Grazie di tutto, sempre nel mio cuore"
"Vorrei stringere la mano a tutte le persone, e sono state tantissime, che durante i dieci mesi trascorsi ad Ascoli mi hanno dato sostegno, forza e un affetto che porterò per sempre con me". Nel giorno del suo addio ufficiale all'Ascoli, Francesco Marroccu si racconta a Il Messaggero: "È stata una stagione particolarmente intensa, dove ci è capitato di tutto, culminata con il raggiungimento della salvezza. Una stagione che mi ha arricchito molto sia sotto il profilo professionale che umano. Voglio ringraziare Ascoli e l'Ascoli per le emozioni che mi hanno fatto vivere. In particolare la squadra che io chiamo fantasma, composta dagli operai, dai magazzinieri, dal team che ha lavorato con impegno e sacrificio dietro le quinte contribuendo a raggiungere il traguardo.
Giaretta? E' bravo e lo stimo. Mi ha telefonato e abbiamo parlato di tante cose. Non gli ho fatto gli auguri perché... portano male, ma gli ho auspicato di vivere ad Ascoli le emozioni che ho provato io e che mi porto dietro. Come disse una volta il compianto presidente Rozzi, l'Ascoli è come una malattia che quando ti prende, non ti lascia più. Io credo di essere stato contagiato da quella malattia. Tornare nell'Ascoli? Mi piacerebbe. Un giorno... chissà. Nel calcio... mai dire mai. Comunque ad Ascoli tornerò di sicuro, magari per vedere una partita o per incontrare gli amici.
Qualcuno ha detto che alcuni calciatori non vorrebbero restare ad Ascoli senza il sottoscritto. Spero non sia vero perché se passasse questo messaggio mi sentirei offeso. Significherebbe che non ho saputo scegliere gli uomini giusti. Siamo tutti professionisti e come tali ci dobbiamo comportare".