Manchester, chi è il problema se non Mourinho?
José Mourinho non ha mai avuto una striscia di risultati così povera nella sua carriera da allenatore. Già in un paio di occasioni non aveva ricevuto quanto si aspettava, ma una vittoria - contro la Cenerentola della Premier League, lo Swansea - nelle ultime otto gare significa il record negativo per il tecnico portoghese. Questo nonostante una grande campagna acquisti nella passata stagione.
Qual è il problema dei Red Devils? Dopo Ferguson è arrivato il tecnico più longevo escluso sir Alex, perché Moyes aveva allenato per molto tempo l'Everton. È durato poco, nemmeno una stagione, con la possibilità Ryan Giggs come traghettatore divenuta realtà.
Poi è toccato a un sergente di ferro come Louis van Gaal, una sorta di rottamatore, abituato a cambiare molto i club che ha allenato nel corso della propria carriera, lanciando giovani che hanno comunque lasciato il segno.
Ora c'è Mou: se anche Henrikh Mkhitaryan, uno dei grandi colpi estivi messi a segno dallo United, dice che non è lui il problema, evidentemente c'è qualcosa d'altro che non funziona, magari a partire dalla dirigenza. Poi, certo, anche i giocatori ci stanno mettendo del loro, per esempio Fellaini nell'ultima gara con il fallo da rigore che ha permesso a Leighton Baines di pareggiare i conti. Va detto: lo United ha perso un'altra occasione per essere competitivo in questa stagione. Che, dopotutto, non è ancora finita.