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LIVE TMW - Sampdoria, Pradè: "Essere qui oggi è un gran privilegio"

di Andrea Piras
Fonte: Dall'inviato a Bogliasco
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Daniele Pradè si presenta alla stampa. Il Responsabile dell'Area Tecnica della Sampdoria interverrà in conferenza stampa. Segui il live su Tuttomercatoweb.com.

11.17 - Daniele Pradè entra nella sala stampa del centro sportivo "Gloriano Mugnaini" accompagnato dall'avvocato Romei, dal direttore sportivo Carlo Osti. E' il momento delle foto di rito.

11.18 - Inizia la conferenza stampa.

Prende la parola per primo l'avvocato Antonio Romei: "La scelta di Pradè significa la voglia di crescere. Pradè è un grande dirigente con esperienze importanti. Sappiamo che fra poco partirà un progetto con il centro sportivo di Bogliasco e lo stadio. Abbiamo molte cose da fare e ritenevamo di avere una cerniera fra la società e l'area sportiva. Con ciò non va a sminuire il ruolo di Osti".

Prende la parola il direttore sportivo Carlo Osti: "E' un po' di tempo che abbiamo pensato di creare una struttura importante. E' tanto che si parlava con il presidente e con Romei su chi poteva essere questa persona. Alla fine abbiamo scelto tutti insieme Pradè perchè abbiamo pensato che possa essere il professionista che possa far crescere il club. Ci sarà spazio per tutti".

E' il momento di Daniele Pradè: "Oggi per me essere qui è un gran privilegio. E' un privilegio essere scelto da Massimo Ferrero, presidente che quando ti parla ti dà una carica emozionale importante. Ci conosciamo da 30 anni con Osti, sono convinto che questa società abbia voglia di crescere perchè c'è un programma importante. La partenza con Casa Samp è a buon punto così come il centro sportivo di Bogliasco. Poi, la cosa principale, c'è una prima squadra che ha veramente le basi solide per diventare un'ottima squadra. E' il mio punto di partenza e sono felice di essere qua. Ringrazio la famiglia blucerchiata".

Iniziano le domande per Daniele Pradè.

Qual è la fotografia della Samp?
"La fotografia della Samp ce l'ho chiarissima. E' una società che sta cercando in tutti i modi di essere una società all'avanguardia e che ha voglia di crescere. Io posso portare la mia esperienza, la mia dedizione e la mia voglia di sacrificio. Il lavoro sportivo comprende il presidente, l'avvocato Romei, comprende l'allenatore, la squadra, lo scouting e il mercato che adesso è aperto 365 giorni all'anno. La mia figura è il raccordo, la cerniera, come ha detto Romei".

Che obiettivi vi siete dati?
"Le parole sono poche e facili. Il presidente mi ha chiesto di crescere, migliorarci. Vuole che questa sia una struttura che cresca passo dopo passo. La cosa principale è che questa squadra trovi leggerezza con l'obiettivo è mettere ogni giorno un mattone nuovo".

Avrà ruoli anche istituzionali in Lega?
"In questo affiancherò Romei. La Samp, a livello di forza, non è seconda a nessuno. Ho capito che davanti ci sono persone che vogliono lavorare per migliorare il sistema, non per se stessi. Sono voglioso e fiero di lavorargli al fianco".

Domanda per Osti: l'organizzazione con Pradè, visto il precedente con Sagramola.
"Devo solo ringraziare innanzitutto Sagramola. E' da tempo che si parla di una figura come lui, solo che non avevamo mai individuato la persona giusta. Penso che non ci siano delle problematiche fra due persone che hanno fatto calcio. Penso che se le cose sono fatte con lealtà e nel bene della Samp non ci sono problemi".

Per Pradè: riequilibrare la rosa a gennaio?
"Quando sono stato contattato, e stiamo parlando dei primi giorni di giugno, sono stato molto attento alla fase tecnica. C'è un tecnico preparatissimo e dei giocatori che hanno la caratteristica di giocare a calcio. La Samp parte dal bel gioco. Ci sono state però opportunità diverse, ma lavorare in questa società è stata la priorità. La maglia è la più bella del mondo, lo stadio anche e oltre al derby mi sono piaciuti gli ultimi sei minuti della gara con l'Inter dove il pubblico ha trascinato la squadra. Le convinzioni sono le stesse di Osti e del mister".

Ricetta per il caso Cassano?
"Non ce l'ho la ricetta. Con Antonio ho passato tanti anni insieme. Nei prossimi giorni mi farà piacere fare due chiacchiere con lui".

Cosa pensa dello sbarco degli investitori stranieri nel calcio italiano, come nel caso dell'Inter?
"Gli investitori stranieri fanno il bene del nostro calcio. Nel caso del casting dell'allenatore dell'Inter sono contento per Ausilio, perchè vuol dire che è stata premiata la professionalità. Se un investitore vuole crescere deve capire che deve fidarsi del professionista, se va avanti per fini commerciali non lo sposo totalmente".

Il contratto di otto mesi?
"Io ho firmato un anno più un'opzione per il secondo. Noi adesso abbiamo otto mesi per conoscerci, ma con il presidente e l'avvocato Romei stiamo lavorando per il futuro".

Esperienza su un nuovo profilo societario?
"Lo stesso identico profilo. Cambiano solo le denominazioni".

Crede che la Samp possa arrivare ai livelli di Firenze?
"E' questa la nostra ambizione. Non parliamo di risultato sportivo, vogliamo portare quei risultati attraverso la crescita".

Riprende la parola Antonio Romei per una precisazione: "La scelta di fondo che ha fatto la società è di strutturarsi. Con tutto il rispetto per chi ci ha preceduto, prima era una società che doveva adeguarsi e per farlo bisogna farlo dalle fondamenta: da un centro sportivo all'altezza, da un settore giovanile all'altezza e dallo stadio. Su queste tematiche fondamentali abbiamo un percorso che forse in parte non è stato visto da tutti. Abbiamo fatto questo percorso, ma non perchè non eravamo contenti di quanto fatto finora".

Per Romei: candidatura alla Lega.
"Mi fa piacere sia uscito il mio nome, ma non penso di candidarmi. Ritengo di non essere la persona giusta perchè troppo coinvolto nella Samp. Sto cercando di dare il mio contributo per modificare la situazione che c'è nella Lega, per far sì che il nostro calcio possa adeguarci alle nuove regole di competizione. Ormai questa competizione è internazionale e non più interna. Dobbiamo instaurare un rapporto diverso con i tifosi, che sono il bene del calcio. Non possiamo restare inermi dagli stadi che si stanno svuotando. Genova, con Samp e Genoa, sono un'isola felice. Non voglio sembrare presuntuoso, ma la Samp è molto sentita in Lega. La parola d'ordine che stiamo cercando di dare è senso di appartenenza e di identità. Questa dovrebbe essere la parola d'ordine per ogni squadra perchè il bene primario, ripeto, sono i tifosi".

Per Pradè: Samp come la Fiorentina?
"Il nostro obiettivo è migliorare anno dopo anno. Quando mi sono visto col presidente Ferrero abbiamo parlato di alcune cose: una è l'identità fra noi e i tifosi. Lo facciamo con delle strutture che stanno nascendo. Una cosa è il fatto che la Primavera sia venuta qua a Bogliasco. Poi sono anche molto contento di poter lavorare insieme ad Alberto Bosco con cui avrò modo di confrontarmi quotidianamente. Cercheremo di crescere".

Che impressione le fa ritrovare alcuni giocatori che voleva alla Fiorentina come Muriel, Praet, Linetty e Cigarini?
"Erano calciatori che seguivamo parecchio".

Le ha dato fastidio qualcosa che si è detto a Firenze?
"Non è il momento di far polemiche. Per me a Firenze sono stati quattro anni meravigliosi, ho vissuto una città fantastica e domenica per me è stato emozionante ritrovare quelle persone con cui ho lavorato in grandissima sintonia. Ho apprezzato che Della Valle sia venuto a salutarmi, i calciatori sono stati fantastici".

Ricordo più bello alla Fiorentina e rimpianto in viola?
"Ricordi ce ne sono molti. Ma la vittoria con la Juve con la tripletta di Rossi è stata l'emozione più grande. I rimpianti nella vita vanno dimenticati, io voglio vedere le cose positive. L'unico può esser stato solo Mario Gomez".

11.58 - Termina la conferenza stampa.

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