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LIVE TMW - Inter, Eder: "C'era il Leicester, ma ho scelto i nerazzurri"

di Marco Frattino
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

17.47 - Terminata la conferenza di presentazione di Eder.

Chi è stato decisivo per il trasferimento a Milano? "Tutti, ringrazio l'Inter perchè m'ha voluto fortemente. Ho sentito Mancini, ma ringrazio tutta la società. Mi ha voluto con decisione".

L'Inter può tornare a lottare per lo scudetto con Eder? "Anche senza me la squadra ha dimostrato di poter lottare, è normale che in una stagione possa esserci un momento di difficoltà. Sono venuto qui per dare una mano e rappresentare un'opzione in più per Mancini, sarò sempre pronto quando il mister lo riterrà opportuno".

Perchè hai scelto il numero 23? "A me piaceva il 17 o il 7, ma alla Sampdoria avevo preso il 23. Il primo giorno che sono andato a Genova in strada ho visto un cartello numero 23 e l'ho scelto. E' un numero che indosso da cinque anni, ho chiesto a Ranocchia se potevo prenderlo. Mi ha dato l'ok e l'ho scelto anche in nerazzurro".

Alla Samp c'è contestazione col club, come ti sei lasciato con l'ambiente ligure? "Bene, esco dalla Samp a testa alta. Ho dato sempre il 100%, i tifosi sono dispiaciuti. Ho vissuto quattro anni e mezzo molto belli, devo solo ringraziare il club, il presidente e i tifosi che mi hanno sempre trattato bene. Sono arrivato in un momento difficile, con la squadra in Serie B, ma devo ringraziare i tifosi perchè mi hanno fatto crescere".

Alla Samp, cosa ti hanno detto Alvarez e Silvestre dell'Inter? "La scelta è stata mia con la mia famiglia, loro mi hanno parlato molto bene dell'ambiente e mi hanno aiutato a decidere".

L'Inter fatica sotto porta e ha segnato 26 reti. Tu 12 da solo. Senti pressione per questo? "Assolutamente no, è importante che arrivi la vittoria della squadra. L'Inter magari ha fatto pochi gol, ma ne ha incassati pochi. Perciò occupa una posizione in alta classifica".

Dove preferisci giocare? "Alla Samp ho giocato col 4-2-3-1 e 4-3-3, non ci sono problemi. Deciderà il mister".

Cosa puoi portare all'Inter? "E' una domanda difficile, non so. C'è qualità nella rosa, Icardi sa fare gol".

Che idea hai di Icardi? "Non è detto che giochi al suo fianco, ci sono anche altri attaccanti. La forza di una grande squadra è proprio nella rosa. La forza di una grande squadra è avere tutti sempre pronti e competitivi. Non so chi giocherà con Mauro, ma tutti devono dare il massimo. Questo è l'importante".

Modulo? "E' il mister che decide".

Puoi fare come Sneijder, che arrivò due giorni prima del derby nell'agosto 2009? "Ricordo la prestazione dell'olandese, il derby è una gara che si prepara da sola. So quanto è bello il derby di Milano. Questa settimana, sapendo della situazione, con l'ok di Montella mi sono allenato a parte. Ma sono pronto, ho sempre giocato in questo campionato tranne due gare. Sto bene fisicamente, ma decide Mancini".

Avevi sperato di essere qui già ad agosto? "C'era interesse ma non s'è concluso nulla. Ora sono felice di essere qui".

Hai sentito anche Conte in queste ore per restare in Italia? "No, non l'ho sentito".

Il tuo rendimento è importante, pensi di essere stato sottovalutato in questi anni dalle big? "No, posso dire che prima non avevo la stessa testa di adesso. Non mi curavo come faccio oggi, ho girato tanto. A 22-23 anni avevo 50 presenze in Serie B. Quando ho avuto l'occasione di arrivare alla Samp, ho pensato che fosse giunto il momento giusto per mettere la testa a posto. Ho lavorato più seriamente, lì è cambiata la mia carriera. Avevo ancora tempo per crescere e la mia mentalità è cambiata".

L'Inter fatica a segnare, questo ti dà responsabilità? "Sinceramente no, sono un calciatore che segna ma che si impegna tanto durante la gara. Ci sono attaccanti che non segnano molto ma si sacrificano per la squadra. Se tutti i giocatori lavorano, si può arrivare alla vittoria. Ovvio che per un attaccante il gol sia importante ma finora l'Inter ha vissuto momenti negativi anche a causa di grandi parate dei portieri avversari. Conta la prestazione e poi i gol arrivano".

Il Leicester era interessato a te? "Sì. Ho sentito anche mister Mancini e, quando ho saputo dell'interesse dell'Inter, ho preso la decisione di restare in Italia".

Ecco le prime parole di Eder: "Arrivare qui a 29 anni significa tanto sacrificio ma anche un'opportunità enorme. Sono in Italia da 11 anni e conosco la storia dell'Inter, compreso il periodo delle vittorie. E' una grossa responsabilità e una bella sfida. Ringrazio la società, il presidente Thohir, Ausilio, tutti coloro che mi hanno dato questa opportunità".

17.32 - Arrivato Eder in sala stampa, prime foto dell'italo-brasiliano ad Appiano.

17.30 - Amici di Tuttomercatoweb.com, buonasera! La nostra redazione vi dà il benvenuto alla presentazione di Éder Citadin Martins (29), nuovo attaccante dell'Inter che ha salutato la Sampdoria per indossare la casacca nerazzurra.

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