Le pagelle del Friburgo - Grifo il migliore, Hofler croce e delizia
Schwolow 6 - Tiene a galla i suoi fino all'ultimo, chiudendo la porta in faccia ad Ibisevic e compagni. Incolpevole su entrambe le reti dell'Hertha.
Ignjovski 5 - Fa tanta, forse troppa, fatica a contenere Haraguchi sulla destra. Inoltre, quando prova ad accelerare sulla fascia, sbatte contro un ottimo Plattenhardt. Dal 66' Bulut 5.5 - Anche lui fa fatica a sfondare sulla corsia di destra. Non è un caso che i pericoli maggiori per l'Hertha, arrivino dalla parte opposta del campo.
Soyuncu 6 - Attento e concentrato, rischia poco e nulla. Contiene bene gli spunti di Weiser, che si vede solo a sprazzi.
Gulde 5.5 - Gli avversari lo saltano con estrema facilità e lui è costretto a spendere falli. Poi riceve il primo cartellino giallo del match e gioca con il freno a mano tirato.
Haberer - Capisce poco e nulla in mezzo al campo, con Lustenberger che lo sovrasta senza particolari problemi. Streich se ne accorge e corre ai ripari alla metà della ripresa. Dal 66' Petersen 5.5 - Anche con il suo ingresso in campo, la musica non cambia.
Hofler 6 - Rischia di trasformare un cross avversario innocuo in un clamoroso autogol. Si riscatta nei minuti di recupero firmando il momentaneo 1-1. Nel finale, però, devia il tiro di Schieber nella propria porta. Croce e delizia.
Abrashi 5.5 - Sbaglia numerosi passaggi in mezzo al campo, regalando il possesso agli avversari. Partita così e così per il centrocampista albanese.
Gunter 5.5 - Gioca a sinistra, ma troppo schiacciato. Non a caso l'Hertha su quella fascia non trova quasi mai opposizione.
Grifo 6.5 - Sicuramente il migliore dei suoi. Sfiora in un paio di occasioni il gol, dà rapidità e fantasia negli ultimi trenta metri. Gli manca solo la gioia personale, che sarebbe stata strameritata.
Niederlechner 6 - Lotta su ogni pallone vagante e s'intende a meraviglia con Philipp. Cala vistosamente nella ripresa, commettendo diversi falli a centrocampo.
Philipp 6 - Anche lui, nonostante la serata di grazia di Brooks che non lo perde d'occhio un secondo, si dà da fare svariando su tutta la trequarti avversaria.