Le pagelle del Bayer Leverkusen - Papadopoulos giganteggia, attacco giù
BERND LENO 6.5 - Inoperoso nel primo tempo, si supera nella ripresa mandando in corner il colpo di testa di Soldado. Ottimo nel finale anche su Lopez.
MARLON FREY 5.5 - Non svolge alla perfezione il ruolo nei primi 45', spingendo troppo poco considerando un Rukavina in attesa. Si vede poi sul finire della prima frazione su calcio piazzato, ma il suo tiro di prima intenzione finisce alto.
JONATHAN TAH 6 - Attento contro un cliente scomodo come Soldado, macchia la propria gara con il 'liscio' nella ripresa quando, involontariamente, libera Bakambu per la conclusione in porta. Per sua fortuna la punta del Villarreal spreca mandando fuori.
KYRIAKOS PAPADOPOULOS 7 - Grande l'intervento sul finire del primo tempo, quando chiude su un Suarez ormai pronto a battere Leno. Vicino al gol al 54' con il colpo di testa su cui Asenjo si oppone alla grande. Esce nel finale.
(dal 79' ANDRE' RAMALHO 6 - Pochi minuti, ma salvataggio super su Trigueros nel finale).
WENDELL 6 - Offende con continuità, sia nel primo tempo che nel secondo. Sicuramente uno dei più propositivi.
CHRISTOPH KRAMER 6 - Si muove molto e cerca di non offrire punti di riferimento al centrocampo spagnolo. Prestazione sufficiente.
(dal 67' VLADEN YURCHENKO 5.5 - Cambio forse non troppo azzeccato da parte di Schmidt, prestazione inferiore rispetto a quella del compagno).
HAKAN CALHANOGLU 6.5 - Prestazione da leader. Trascina i suoi nonostante la gara, in generale, sottotono, cercando di smistare la sfera con intelligenza.
KARIM BELLARABI 5.5 - Spinge poco sulla destra e Rukavina lo blocca con attenzione. In ombra.
ADMIR MEHMEDI 5 - Si vede pochissimo, quasi mai. Logica la sostituzione con Kruse.
(dal 60' ROBBIE KRUSE 6 - Sicuramente meglio rispetto a Mehmedi, impatta positivamente sulla gara, soprattutto a livello di grinta e voglia).
JULIAN BRANDT 5.5 - Come Bellarabi, spinge poco sulla fascia sinistra. Il Bayer, questa sera, è mancato anche sugli out laterali.
JAVIER HERNANDEZ 5.5 - Si muove tanto, ma è troppo solo. Incita, si arrabbia e motiva il pubblico, ma sembra predicare nel deserto.