La papera di Rinne, il tempismo di Taison - Top&Flop di Shakhtar-Gent
TOP
LA PRECISIONE DI KOVALENKO - Esce dal campo dopo una pallonata ricevuta ma può ritenersi ugualmente soddisfatto di aver aperto le danze con un gol solo apparentemente facile: la sua parabola a pallonetto è precisa, coi giri giusti, e s'insacca alle spalle del goffo Rinne con estrema precisione.
IL CINISMO DELLO SHAKHTAR - Il massimo col minimo sforzo. Gli ucraini segnano due gol nel primo tempo concretizzando alla perfezione le due vere occasioni da gol avute. Indirizzano il match a proprio piacimento - la ripresa show è naturale conseguenza dei primi 45' - costringendo il Gent a leccarsi le ferite per ingenuità difensive ed errori dei singoli (vedi Rinne).
IL TEMPISMO DI TAISON - Non saranno trascorsi più di trenta secondi dall'ingresso in campo al gol che vale il poker. Taison segna il 4-0 al primo pallone toccato, realizzando a porta sguarnita su assist dalla destra di Dejaegere. La sua è la rete che, qualora ce ne fosse stato realmente bisogno, spegne ogni tentativo disperato di rimonta da parte del Gent.
FLOP
L'ERRORE DI RINNE - Cambia volto al match con un errore grossolano. Calcola male l'uscita e col mancino, nel tentativo di rilanciare la sfera, regala un invitante assist a Kovalenko che, come detto, ha grande freddezza nel realizzare a porta sguarnita. La sua è leggerezza imperdonabile che paga a caro prezzo e che, inevitabilmente, condiziona tutta la sua squadra.
LA FRAGILITA' DEL GENT - Cinque gol subiti, quasi tutti simili, figli di errori individuali e di reparto. Al netto della papera di Rinne c'è un meccanismo difensivo che non funziona, un centrocampo che non fa filtro ed un attacco che aiuta poco in ripiegamento. Serata da dimenticare che, guarda caso, coincide con la prima sconfitta europea stagionale dall'estate ad oggi.