La Mantia alla conquista di Vercelli. Per completare una lunga scalata
Una lunga e lenta scalata dalla Serie D alla Serie B. Andrea La Mantia a 25 anni sembra aver trovato la maturità giusta per esprimere al meglio le proprie qualità di centravanti. Dagli inizi al Flaminia Civitacastellana in Serie D nel 2008-09 fino all'attuale Pro Vercelli sono passati 8 anni e sei tappe in giro per l'Italia dal Frosinone, in due occasioni, al Foligno, dall'Andria BAT al Barletta fino al San Marino il ragazzo classe '91 ha sempre mostrato buone qualità, ma non è mai riuscito a esprimere tutto il proprio potenziale offensivo non andando mai in doppia cifra e fermandosi, nell'anno migliore, alle sei reti in 30 gare segnate con la maglia dei Titani. Lo scorso anno la svolta a Cosenza, sempre in Lega Pro, con 13 reti in 24 presenze che lo mettono sotto le luci della ribalta e ne fanno uno degli attaccanti più ambiti dai club di Serie B.
La Pro Vercelli è quella che ci crede di più e decide di affidarsi a lui per il difficile dopo Marchi. Un'intuizione vincente quella della società piemontese che viene ripagato da 5 reti in 8 gare con la strepitosa media di una rete ogni 72 minuti di gioco (uno ogni 75 se si contano anche le gare di Coppa Italia) e lo issano ai piedi del podio dei bomber affiancato a due colleghi più famosi come Dionisi e Di Carmine, alle spalle di un lusso per la categoria come Pazzini e alla coppia Caputo-Litteri, due che in Serie B hanno sempre detto la loro. Una vera e propria rivelazione di questo primo scorcio di cadetteria, sopratutto se si considera che spesso è entrato a gara in corso per cambiare il volto dell'attacco piemontese con buoni risultati.