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La Juventus gioca male, ma arriverà in fondo a tutto. Bayern permettendo. Inchiesta sull'Europa: andarci serve davvero? Negli ultimi dieci anni solo le big si ripetono. Un'Atalanta meravigliosa, Gasp merita una grande. Sarri è al capolinea?

di Andrea Losapio
Nato a Bergamo il 23-06-1984, giornalista per TuttoMercatoWeb dal 2008 e caporedattore dal 2009, ha diretto TuttoMondiali e TuttoEuropei. Ha collaborato con Odeon TV, SportItalia e Radio Sportiva. Dal 2012 lavora per il Corriere della Sera
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© foto di Lorenzo Di Benedetto

Abbiamo negli occhi la clamorosa sconfitta che l'Inter ha patito con il Hapoel Beer Sheva. I suoi giocatori hanno tenuto fede al nome della squadra e hanno ubriacato gli avversari in un secondo tempo davvero vergognoso da parte degli uomini di Pioli. Tanto bene nella prima frazione, con le reti di Icardi e Brozovic, tanto male nella ripresa, fino al 3-2 finale che assomiglia più a una Caporetto. Per l'Inter non c'è interesse nel rimanere in Europa League: è come la Coppa Italia, diventa importante solamente dalle semifinali in poi. A parte per le piccole, come il Sassuolo: la trasferta con l'Athletic di Bilbao, nel nuovo San Mames, è stata tanto affascinante quanto crudele. Difficile pensare che l'équipe di Di Francesco, tornata alla partita singola in settimana, possa avere grossi problemi in campionato.

C'è appunto questa novella che le piccole, dopo una stagione in Europa, puntualmente retrocedano. Non è così, anche se negli ultimi dieci anni ci sono due casi abbastanza eclatanti. Il primo è quello del Chievo Verona, che passò dal quarto posto alla retrocessione. Era però l'anno di Calciopoli, con una classifica drogata dalle penalizzazioni, con Livorno e Parma che rientrarono in gioco anche grazie alle penalizzazioni di Lazio e Fiorentina. Infatti Livorno e Parma arrivarono undicesimo e dodicesimo, mentre il Chievo decise di cedere il giocatore più importante (Amauri) dopo gli sfortunati preliminari contro il Levski Sofia. E poi c'è l'incredibile epopea della Sampdoria, dalla coppia più bella del mondo Pazzini-Cassano a non avere né l'uno né l'altro, con l'incredibile filotto negativo con Cavasin. Per il resto solo le big riescono a non soffrire più di tanto la qualificazione nelle coppe europee, con eccezione dell'Udinese di Totò Di Natale all'inizio degli anni dieci. In fondo troverete lo specchietto con tutte le annate.

Così si torna al calcio giocato. La Juventus fa maluccio, non esalta e non diverte, ma vince. Passa in Champions League con facilità - avrebbe potuto chiuderla anche prima - in campionato gli altri si scansano, che l'abbia detto o non detto Buffon. Allegri certo non ha mai avuto un calcio spumeggiante, nemmeno con il Milan, ma ha il grosso pregio di crescere durante l'anno, arrivando alla volata finale con la squadra che gira al massimo. Il primo posto nel girone, praticamente ufficiale, garantirà uno scontro non troppo difficile. Certo, può ricapitare il Bayern Monaco (e sarebbe anche sfortuna) oppure il Manchester City di Guardiola. Però questa Juventus, con il mercato di gennaio fatto con intelligenza, quindi con un centrocampista top in più, può davvero arrivare fino in fondo. Il Real Madrid non fa paura, il Barcellona senza Messi sembra quasi abulico, le grandi d'Inghilterra vacillano. A meno che il Leicester non faccia l'exploit.

A proposito di Leicester, in tanti si sono affrettati a bollare l'Atalanta come la squadra di Ranieri. Che nella passata stagione non è mai stata a otto punti di distanza dal primo posto. Ci sono almeno due differenze: i nerazzurri giocano un calcio meraviglioso, fatto di forza e di ritmi altissimi, oltre ad avere una discreta qualità. Sembrano un po' i Vava Boys, quelli che a inizio millennio erano gli Zenoni e Zauri, con Doni, Donati e Ventola. Il paragone è calzante perché l'Atalanta viaggiava, sin dall'inizio, nelle prime posizioni. Il Leicester invece giocava dietro e ripartiva, spesso riuscendo a non prendere gol: non che i nerazzurri ne prendano molti, però hanno proprio una voglia di buttarsi negli spazi e non lanciare un Vardy in stato di grazia. Mentre Gomez, quello sì, sta facendo il Mahrez. E poi il fatturato dell'Atalanta è davvero minuscolo rispetto a quello del Leicester che, a sua volta, poteva permettersi grandi ingaggi e spese di un certo livello. La domanda è: Gasperini merita una grande? Sì, ma che abbia un progetto dietro, con la voglia di aspettarlo. A Bergamo ha rischiato molto dopo la partita con il Palermo, quando la pazienza sembrava finita. A Pescara contro il Crotone, per sua stessa ammissione, sembrava un funerale. Lazzaro, alzati e cammina. Bisogna fargli i complimenti, anche se non può essere considerata, ancora, una anti Juventus. Fa sorridere questa etichetta, ma sabato ci sarà Juventus-Atalanta...

Finiamo, appunto, con il Napoli. Che probabilmente avrebbe bisogno di un Gasperini, con però molta pazienza dietro. E se Sarri incomincia a dare la colpa a qualsiasi cosa per un pareggio contro la Dinamo Kiev, evidentemente è già al capolinea. Poi potrà vincere cinque partite consecutive, ma rispetto all'anno scorso sotto al Vesuvio non sognano nemmeno, perché non hanno la possibilità di farlo. Certo, bisogna essere realisti. Però Ranieri, fosse arrivato secondo, sarebbe stato il Newcastle di Shearer che aveva sprecato un vantaggio di dodici punti con lo United e che in pochi si ricordano. Invece ha vinto, e verrà ricordato per questo. A De Laurentiis manca il passo successivo per, finalmente, scrivere la storia. Chissà se lo capirà mai.

STAGIONE 2006-07
INTER - Champions, primo
ROMA - Champions, secondo
MILAN - Champions, quarto
CHIEVO - Champions, retrocesso
PALERMO - Europa, quinto
LIVORNO - Europa, undicesimo
PARMA - Europa, dodicesimo

STAGIONE 2007-08
INTER - Champions, primo
ROMA - Champions, secondo
LAZIO - Champions, dodicesimo
MILAN - Champions, quinto
PALERMO - Europa, undicesimo
FIORENTINA - Europa, quarto
EMPOLI - Europa, retrocesso
SAMPDORIA - Europa, sesto

STAGIONE 2008-09
INTER - Champions, primo
ROMA - Champions, sesto
JUVENTUS - Champions, secondo
FIORENTINA - Champions, quarto
MILAN - Europa, terzo
SAMPDORIA - Europa, tredicesimo
UDINESE - Europa, settimo
NAPOLI - Europa, dodicesimo

2009-10
INTER - Champions, primo
JUVENTUS - Champions, settimo
MILAN - Champions, terzo
FIORENTINA - Champions, undicesimo
GENOA - Europa, nono
ROMA - Europa, secondo
LAZIO - Europa, dodicesimo

2010-11
INTER - Champions, secondo
ROMA - Champions, sesto
MILAN - Champions, primo
SAMPDORIA - Champions, retrocesso
PALERMO - Europa, ottavo
NAPOLI - Europa, terzo
JUVENTUS - Europa, settimo

2011-12
MILAN - Champions, secondo
INTER - Champions, sesto
NAPOLI - Champions, quinto
UDINESE - Champions, terzo
LAZIO - Europa, quarto
ROMA - Europa, settimo
PALERMO - Europa, sedicesimo

2012-13
JUVENTUS - Champions, primo
MILAN - Champions, terzo
UDINESE - Champions, quinto
LAZIO - Europa, settimo
NAPOLI - Europa, secondo
INTER - Europa, nono

2013-14
JUVENTUS - Champions, primo
NAPOLI - Champions, terzo
MILAN - Champions, ottavo
FIORENTINA - Europa, quarto
UDINESE - Europa, tredicesimo
LAZIO - Europa, nono

2014-15
JUVENTUS - Champions, primo
ROMA - Champions, secondo
NAPOLI - Champions, quinto
FIORENTINA - Europa, quarto
INTER - Europa, ottavo
TORINO - Europa, nono

2015-16
JUVENTUS - Champions, primo
ROMA - Champions, secondo
LAZIO - Champions, ottavo
FIORENTINA - Europa, quinto
NAPOLI - Europa, secondo
SAMPDORIA - Europa, quindicesimo

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