L'Alessandria unica dominatrice della Lega Pro. Dopo 40 anni la B è a vista

A una giornata dal giro di boa nei tre gironi di Lega Pro non c'è una squadra dominante come l'Alessandria in quello A. La squadra di Piero Braglia sta infatti facendo terra bruciata attorno a sé e può chiudere il girone d'andata con un vantaggio monstre di ben 10 punti sulla più immediata inseguitrice che al momento risponde al nome della Cremonese. Un distacco costruito con costanza e frutto di una striscia di 18 partite senza sconfitte – 14 vittorie e 4 pareggi – che hanno portato in dote 46 punti in classifica, quota che nessun club ha avvicinato con Venezia e Lecce, prime nei rispettivi gironi, ferme a 38 punti.

I Grigi oltre a poter contare sull'imbattibilità possono vantare anche il miglior attacco in assoluto con 39 reti all'attivo e la miglior difesa – alla pari di Venezia e Catania – con appena 12 gol subiti. Merito di un modulo – il 4-3-3 con qualche variazione a seconda di avversari e uomini a disposizione – che unisce esalta le qualità di una squadra costruita per conquistare finalmente quella promozione sfumata nelle ultime due stagioni e di una mentalità da grande ben rappresentata da un giocatore come Pablo Gonzalez sceso di categoria per sposare il progetto piemontese e diventato immediatamente fondamentale in campo – capocannoniere dal girone con 14 reti – e fuori dove è diventato subito leader e punto di riferimento dei compagni più e meno giovani mettendosi al servizio della squadra con umiltà. A questo va aggiunta la grande esperienza di un tecnico come Braglia che in carriera ha sempre fatto la differenza nella terza serie italiana come testimoniano le promozioni del Montevarci dalla C2 alla C1 nel 1994-95, del Catanzaro e del Pisa dalla C1 alla B rispettivamente nel 2003-04 e nel 2006-07 e infine della Juve Stabia dalla Lega Pro alla B nel 2010-11 stagione impreziosita dal double con la Coppa Italia di Lega Pro.

Dopo oltre 40 anni quindi la Serie B potrebbe tornare a far tappa ad Alessandria, anche se con un girone ancora tutto da giocare gli scongiuri da parte dei tifosi piemontesi sono più che giustificati.