Juve, meglio di così non potrebbe andare: il gol salva Higuain e la partita
È un brivido continuo questo Juventus-Napoli e non solo per l'aria fredda che batte sullo Stadium. Allegri l'aveva definita come la partita del Libro Cuore, la partita di traditi e dei tradimenti, dei grati e degli ingrati, dei divorzi mai discussi in tribunale e che lasciano l'amaro in bocca. È stata alla fine la partita di chi doveva esserlo e forse solo per il gol segnato. Tutti aspettavano Higuain e Higuain è arrivato, protagonista perché autore del definitivo 2-1, nonostante non sia stata una gara degna di nota per l'argentino. Troppe le pressioni, troppe le emozioni, era immaginabile che nonostante la faccia da "finto" duro i discorsi degli ultimi giorni e degli ultimi mesi potessero prevalere. Arriva dai suoi piedi il gol della vittoria, il gol che aspettavano tutti da 4 partite e che Higuain aveva paura di non riuscire più a fare. Non ha esultato, ha scelto di non rendere ancora più amara questa serata al popolo napoletano, così magari da sotterrare una volta per tutte l'ascia di guerra. Ad aprire le danze però ci pensa Bonucci, al suo primo gol in questa stagione, un gol speciale con dedica alla famiglia recentemente messa a dura prova. L'1-1 arriva da Callejon, rete in cui c'è più l'errore della premiata ditta Alex Sandro-Lichtsteiner che merito del giocatore azzurro.
A metà della ripresa entrano Cuadrado, il migliore in assoluto, per infortunio di Chiellini e Marchisio al posto di Pjanic: per il numero 8 ci sarà spazio dal 1' mercoledì col Lione. Gli ultimi 5' della sfida sono infine i più rognosi. La Juventus ha avuto paura degli affondi del Napoli e anche solo un calcio d'angolo può generare batticuori gratuiti, soprattutto gli spalti. I partenopei ci provano fino al 95' a rimettere sul binario del pari la partita, infiammando la porta di Buffon in particolare con palle dalla distanza. Il triplice fischio di Rocchi è infine una liberazione. Juve a +5 sulla Roma aspettando la partita di Empoli di oggi e +7 proprio sul Napoli. Siamo solo a fine ottobre, il campionato è lungo e tortuoso ma meglio di così ora non potrebbe andare.