Inter, quando spendere tanto è spendere bene. Joao Mario è insostituibile
La sostituzione di Kondogbia prima della mezz'ora, il pareggio in rimonta, qualche passo avanti dal punto di vista del gioco, ma anche il non riuscire a vincere quando la squadra non gira al 100%. Sono tanti gli spunti arrivati dalla prestazione fornita ieri a San Siro dall'Inter, squadra che contro il Bologna ha dato seguito ai due successi consecutivi col pareggio casalingo col Bologna.
Non s'è visto, purtroppo per De Boer, l'ex Sporting Lisbona João Mario, centrocampista portoghese ai box per infortunio. Al momento del suo arrivo dal Portogallo tutti avevano sottolineato l'enorme spesa del club nerazzurro: 40 milioni di euro più cinque di bonus. In pochi, però, s'erano soffermato sull'importanza di un giocatore che in estate ha trascinato il Portogallo alla conquista dell'Europeo e, adesso, è già essenziale per l'Inter.
Ieri la sua assenza s'è rivelata pesantissima, è l'unico giocatore che può dare alternative al gioco sulle corsie esterne, di dettare il passaggio e di fornire verticalizzazioni non banali a Icardi.
A differenza di quanto accaduto con Kondogbia, l'investimento per João Mario s'è subito rivelato produttivo e decisivo. Spendere tanto, spendere bene: il portoghese è l'uomo in più di questa Inter e quanto manca quella nerazzurra sembra tutt'altra squadra.