Inter, costruire l'appartenenza: blindato Brozovic.
Nel confusionario mondo nerazzurro, ci sono spiragli di luce. Al di là delle meritatissimo critiche e diffidenze per un avvio di stagione ai limiti del paradossale, nella giornata di ieri è stato ufficializzato il rinnovo contrattuale di Marcelo Brozovic con la società di corso Vittorio Emanuele. La parabola stagionale del croato, in effetti, non aveva introdotto grossi margini di ottimismo per una trattativa portata avanti con destrezza nonostante le polemiche che hanno contraddistinto i primi mesi di questo campionato dell'ex Dinamo Zagabria. I contatti estivi con la Juventus avevano rallentato in maniera decisa le operazioni, sino al muro contro muro deciso da de Boer per qualche atteggiamento sbagliato e qualche selfie di troppo di quello che volenti o nolenti, rappresenta uno dei pochi patrimoni tecnici concreti di una squadra da ricostruire.
Contestualmente alla firma di Brozovic con l'Inter, la via maestra è quella di andare a creare una parvenza di spirito di appartenenza nei capisaldi dello spogliatoio in previsione di quanto dovrà essere costruito nel futuro. A Brozovic il compito di limitare le intemperanze proprie del suo carattere e di lasciar parlare solamente le qualità di cui dispone. Magari con una continuità di rendimento ammirata solo a sprazzi nel corso dei suoi primi due anni milanesi.