Il Teramo cambia ancora e s'interroga sul proprio campionato
Avanti e indietro sulla panchina del Teramo. Via Federico Nofri Onofri, torna Lamberto Zauli. Il Teramo cambia di nuovo, si riparte dallo Zidane della B, come il fantasista romano veniva definito nella sua carriera da calciatore. Troppo insoddisfacente il rendimento recente degli abruzzesi, che solo due anni fa conquistavano la Serie B e ora si trovano a navigare nella parte destra della classifica del Girone B di Lega Pro dopo la salvezza ottenuta l'anno scorso. Si torna all'inizio di stagione, anche se i numeri, per ora, parlano in favore dell'esonerato: nelle prime quattro partite, quella della gestione Zauli appunto, è arrivato appena un punto. Con Nofri, media punti di 1,25 a gara spalmata su dodici incontri.
Diciotto punti: non entusiasmante, certo, però tutto sommato a fine stagione con una media del genere si arriverebbe a 47/48 punti, buoni per la salvezza in teoria. Non per andare più su e questo è forse l'interrogativo di casa Teramo: a due giornate dal termine del girone di andata, si fa ancora in tempo a risalire la china. La decima posizione dista nove punti: recuperabili. A Zauli il compito di provarci, di nuovo.