Il punto sulla Serie A - Il tavolo è apparecchiato per la grande sfida
Che fatica in vetta. Che spettacolo, a dimostrazione di un campionato tirato e affascinante come mai negli ultimi anni. Doveva essere una giornata di campionato interlocutoria, così come il turno infrasettimanale, e così è stato. Ma Napoli e Juventus hanno faticato più del previsto, frenate da avversarie che sono in piena zona retrocessione, che probabilmente non hanno una rosa all'altezza della Serie A, ma hanno lo stesso cuore mostrato un anno fa nella cavalcata in cadetteria.
E' stato il solito Gonzalo Higuain a trascinare il Napoli verso l'ottavo successo consecutivo. Un rigore procurato da Koulibaly e trasformato dal Pipita. Bene il Carpi, ottima l'organizzazione difensiva della squadra di Castori. Pur limitata tecnicamente, la squadra emiliana ha tenuto aperta la gara fino alla fine chiudendo tutti gli spazi con una ermetica difesa a cinque. Questo Napoli, però, non è squadra che si spazientisce presto, ha cucito e ricamato la partita con apprezzabile pazienza e dopo il gol ingiustamente annullato a Callejon è comunque riuscito a far suo il match grazie a una realizzazione dal dischetto potente e precisa che lascia invariate le distanze dalla Juventus.
Più rotondo il successo dei bianconeri al Matusa, 0-2 contro il Frosinone. Ma anche la squadra ciociara - così come il Carpi - non ha mai alzato bandiera bianca e solo a poco più di quindici minuti dal termine è andata sotto. Per la Juventus è la vittoria consecutiva numero 14, il successo di Cuadrado e Dybala. Dell'argentino ex Palermo s'è già detto tutto. Non s'è forse sottolineata abbastanza, invece, l'importanza del colombiano nello scacchiere bianconero, una scheggia impazzita capace di dare imprevedibilità alle giocate offensive.
Se Napoli e Juventus viaggiano a gonfie vele, non si può dire lo stesso delle squadre alle spalle delle prime due. La Fiorentina a Bologna ha dato qualche segnale di ripresa, ma non è comunque riuscita ad andare oltre il pareggio. L'Inter, che era tornata alla vittoria la scorsa settimana, è tornata a fare i conti con le sue criticità e i suoi problemi. E solo in rimonta è riuscita ad agguantare sul 3-3 il fanalino di coda Hellas Verona.
Non ne ha approfittato il Milan, fermato sull'1-1 a San Siro dall'Udinese. Il gol del momentaneo svantaggio è arrivato dall'ex che non ti aspetti: Pablo Armero. Il pareggio grazie a un Niang che è sempre più una certezza per Mihajlovic. Brava la società a fine gennaio a respingere l'allettante offerta del Leicester City, bravo il giocatore a maturare in fretta dopo qualche bravata di troppo e a trovare il giusto feeling con Carlos Bacca.
Bene la Roma che sta ritrovando le sue certezze. Il terzo successo di fila è un passo in avanti importante per la corsa al terzo posto che adesso dista solo due lunghezze. Gennaio il mese della svolta grazie e un mercato che con El Shaarawy e Perotti - ieri autore del gol del secondo gol contro la Sampdoria - ha dato alla compagine capitolina una marcia in più.
In chiave salvezza, detto delle ultime tre della classe, c'è da registrare il punto conquistato dal Genoa nel secondo anticipo contro la Lazio. Il Palermo ha dato vita a uno spettacolare pareggio al Mapei Stadium contro il Sassuolo, mentre il Chievo Verona ha detto definitivamente addio alla corsa per non retrocedere col colpaccio a Torino contro i granata di Ventura. L'Atalanta, infine, ha pareggiato 0-0 all'Atleti Azzurri d'Italia contro l'Empoli.
LA CLASSIFICA - Napoli 56; Juventus 54; Fiorentina 46; Inter 45; Roma 44; Milan 40; Sassuolo 34; Empoli 34; Lazio 33; Bologna 30; Chievo Verona 30; Torino 28; Atalanta 28; Udinese 27; Palermo 26; Genoa 25; Sampdoria 24; Carpi 19; Frosinone 19; Hellas Verona 15.