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Il punto sulla Premier - Pep, Mou e Conte: una poltrona per tre

di Mattia Zangari
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© foto di Imago/Image Sport

Una poltrona per tre. Il posto di comando ad interim di questa meravigliosa edizione della Premier League appartiene, senza sorpresa, a José Mourinho, Pep Guardiola e Antonio Conte, condottieri di tre squadre capaci di collezionare nove punti su nove e di guardare tutti i sudditi dall'alto verso il basso.
Uno status acquisito nel corso di questo avvio di stagione anche in virtù dei tre rispettivi successi arrivati in maniere differenti nel week-end: il Chelsea ha fatto rispettare la legge di Stamford Bridge piegando con autorità la resistenza del Burnley con un netto, e a tratti esaltante, 3-0 firmato Hazard, Willian e Moses; decisamente più impervia la strada percorsa dallo United per arrivare al traguardo dei 3 punti con l'Hull City, che ha capitolato solo a pochi secondi dal gong in seguito al colpo mortifero assestato del predestinato Rashford; qualche patimento di troppo per il City, che dopo aver condotto in lungo e in largo il primo tempo, chiuso sul 2-0 (Sterling, Fernandinho), si fa spaventare dal gol di Antonio, per poi scacciare i fantasmi solo alla fine con con un'altra segnatura di Sterling.

A ridosso del trono, ecco la middle-class del torneo capitanata dall'Everton, a cui basta un autogol di Given, sfortunato nel deviare in rete un flipper impazzito scatenatosi dopo il tiro dagli undici metri calciato sul palo da Baines,.
In graduatoria, ad un incollatura dai Toffees spunta il Tottenham di Pochettino, uscito da White Hart Lane con un punto in tasca, frutto di un 1-1 vibrante contro il Liverpool. I Reds, dopo essere passati in vantaggio grazie al penalty di Milner, si sono visti annullare (giustamente) il gol del raddoppio di Mané e poi non sono più stati in grado di modificare il destino della gara dopo la rete del pari firmata da Rose.
Appaiato agli Spurs c'è il Middlesbrough di Aitor Karanka, protagonista con il WBA del match più 'boring' di giornata: alla fine è zero a zero da sbadigli.

A quota 4 punti, quindi, troviamo l'Arsenal di Arsene Wenger, che in un colpo solo muove classifica e mercato: il successo per 3-1 (Cazorla su rigore, Sanchez, Ozil, Pereyra) ottenuto ai danni del Watford di Mazzarri, infatti, è solo il prodromo del doppio colpo Lucas Perez-Mustafi assestato in sede di campagna rafforzamento.

Fa la storia, invece, King Claudio Ranieri, alla sua 100esima vittoria su una panchina di Premier in carriera: ne fa le spese lo Swansea di Guidolin che alza bandiera bianca al tramonto del primo tempo per colpa di un gol di Vardy che è anche un saggio cattedratico sul contropiede all'italiana. Nel secondo tempo, fissano il punteggio la rete del raddoppio di Morgan e quella della bandiera di Fer.

Nelle retrovie si spartiscono la posta in palio Crystal Palace e Bournemouth, con le Cherries che si devono letteralmente mangiare le mani per aver cestinato i primi tre punti stagionali al terzo minuto dell'extra time della seconda frazione a causa dello sgambetto di Dann.

Pareggio che non serve a nessuno anche tra Southampton e Sunderland, in un match in cui succede tutto nell'atto finale: al gol su rigore siglato da Defoe al minuto 80 ha risposto Jay Rodirguez 300 secondi più tardi.

LA CLASSIFICA - Manchester City 9; Chelsea 9; Manchester United 9; Everton 7; Hull City 6; Middlesbrough 5; Tottenham 5; Arsenal 4; Leicester 4; West Bromwich 4; Liverpool 4; West Ham 3; Burnley 3; Swansea City 3; Southampton 2; Sunderland 1; Crystal Palace 1; Watford 1; Bournemouth 1; Stoke City 1.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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