Il punto sulla Premier - Conte supera la prova del 9, Ranieri affonda Pep
Nella giornata di Premier League densa di risultati che non ti aspetti, una certezza rimane inscalfibile: il Chelsea, grazie alla nona vittoria consecutiva, resta più che mai saldo in vetta alla classifica e continua a guardare tutti dall'alto verso il basso. Sì, perché Antonio Conte, seppur a fatica, ha passato anche l'ardua prova del nove con il WBA del 'never relegated manager' Tony Pulis, il cui piano tattico diabolico è stato letteralmente mandato in frantumi dalla spallata vigorosa di un Diego Costa sempre più determinante e capocannoniere del torneo.
L'altra eccezione che conferma la regola del 15esimo turno che ha portato a ridiscutere molte delle forze in gioco è costituita dall'Arsenal, straordinario per continuità di rendimento con il suo 14esimo segno in attivo consecutivo: la squadra di Arsene Wenger si conferma l'anti-Chelsea dopo aver ribaltato il momentaneo svantaggio con lo Stoke grazie ad una splendida reazione firmata Walcott, Ozil e Iwobi.
Mezzo passo falso, che va a sommarsi a quello completo di settimana scorso con il Bournemouth, per il Liverpool di Jurgen Klopp, che deve accontentarsi del 2-2 con il West Ham dopo essere stato sotto nel punteggio a fine primo tempo.
Affonda il Manchester City di Guardiola, portato per la seconda settimana di fila a lezione di tattica all'italiana: dopo aver subito il ribaltone clamoroso da Conte, Pep incassa anche un pesante rovescio da un Leicester City orgoglioso che in 20 minuti segna tre gol e riporta alla memoria le antiche gesta della squadra che fu campione d'Inghilterra solo pochi mesi fa. L'epilogo racconta di un 4-2 nel segno di Vardy, autore di una tripletta che fa risorgere dagli Inferi della graduatoria le Foxes.
Lo spareggio tra Manchester United e Tottenham, alias le squadre che devono decidere cosa fare da grandi, premia il maggior coraggio della squadra di José Mourinho, trascinata al successo di misura da un sempre più fondamentale Mkhitaryan. In virtù di questi tre punti, ora i Red Devils hanno accorciato a tre le distanze dal quinto posto, occupato proprio dalla squadra di Mauricio Pochettino.
Risale le gerarchie piazzandosi al settimo posto il Watford di Walter Mazzarri, che tra le mura amiche di Vicarage Road fa sventolare orgogliosamente il tricolore per salutare la meravigliosa doppietta di Stefano Okaka che stende l'Everton 3-2.
Fa due balzi in avanti importanti il Southampton di Claude Puel, che appaia Everton e WBA a venti punti grazie alla rete di Boufal che manda al tappeto il Middlesbrough.
Affermazione importante anche per il Burnley di Sean Dyche, ancora spietato nel far valere la legge di Turf Moor per la quinta volta in stagione: la vittima sacrificale è il Bournemouth di Eddie Howe, sorpreso 6 giorni dopo l'impresa di Dean Court col Liverpool.
La panoramica si chiude con due match che hanno rimescolato un po' le gerarchie nella zona salvezza: nello specifico, il tremendo passaggio di testimone della maglia nera del campionato ha riguardato il Sunderland, spazzato via a al Liberty Stadium dall'ex fanalino di coda Swansea. Non riesce, infine, all'Hull City il salto decisivo per liberarsi dalle sabbie mobili di fondo classifica: le Tigers portano a casa un misero punto in conseguenza di un 3-3 pirotecnico con il Crystal Palace, atroce nel trovare il gol del pari definitivo a un minuto dal gong.
CLASSIFICA - Chelsea 37; Arsenal 34; Liverpool 31; Manchester City 30; Tottenham 27; Manchester United 24; Watford 21; WBA 20; Everton 20; Southampton 20; Stoke City 19; Bournemouth 18; Burnley 17; Leicester City 16; Crystal Palace 15; Middlesbrough 15; West Ham 13; Swansea 12; Hull City 12; Sunderland 11.