Vive la France - Il fantacalcio e la benzina di chi è fra Milan e Juve
Chiudere con un interrogativo un pezzo dà la possibilità di rispondere con l'articolo successivo. Così la pretattica su Daniele De Rossi, con ogni probabilità, di fatto non esisteva. Il centrocampista della Roma non si è allenato nemmeno ieri, così come un Candreva che probabilmente ha portato a termine il suo europeo (o poco ci manca). Così ora tocca ad altri trasformare la speranza in realtà, portando la croce e cantando al posto di De Rossi. Che sia Sturaro, in un ruolo che il Genoa gli aveva affidato, oppure Parolo, alla fine, poco importa. Perché la Germania è decisamente più forte, servirà un altro grosso miracolo da parte di chi, già con la Spagna, era stato dato per spacciato anzitempo. A dir la verità Sturaro ha già giocato una partita importante come una semifinale di Champions, da titolare, proprio contro Khedira e Kroos, al Real Madrid. Perché non sperare in lui?
Certamente non ha messo benzina sul fuoco Mattia De Sciglio, con il punto massimo della conferenza stampa in una sala ghiacciata (condizionatore settati su 15 gradi, probabilmente) che è stato rappresentato dal dove fosse durante i mondiali 2006, con una casa quasi distrutta. E poi, incredibile a dirsi, De Sciglio è l'unico milanista in questa nazionale. Niente Bonaventura, ubi maior, niente Montolivo, muscoli maior. Chissà che dopo le ottime prestazioni dell'europeo non diventi anche di proprietà della Juventus. Però c'è un vero e proprio risorgimento dei giocatori italiani: il Milan punta forte su di loro, la Juve lo ha sempre fatto, pure l'Inter qualcuno nel mirino ce lo mette, tra un Erkin e un Banega. Poi tocca anche prenderli.
Il microfono spesso svela una parte importante del mestiere del giornalista, soprattutto per chi trova il modo di fare collegamenti in condizioni incredibili. La letteratura sarebbe ampia, ma meglio soprassedere. Così quando riconoscono la testata è sempre un bel motivo, gratificante. Con i miei amici giocavo al fantacalcio e vi seguivo sempre. Giubilo e gaudio, ma abbiamo chiuso da parecchio tempo, o sbaglio? Forse meglio non sbagliare. Le giornate a Montpellier sono tutte molto simili alle altre: allenamento al mattino, pomeriggio di lavoro che si protrae, spesso, fino a sera. Peccato che la strada per arrivare a Bordeaux sia lunga e forse tocca partire per evitare un domani di rincorse verso lo stadio Chaban Delmas. Proprio Bordeaux ci aveva regalato la Spagna negli ottavi di finale, con la Croazia vincitrice dopo essere andata sotto 1-0. Si può solo sperare in un'altra gioia.