Vive la France - Eravamo tre amici al bar. Più il medico
Montpellier è diventato una lunga routine fra una partita dell'Italia e l'altra. Perché, e non può essere altrimenti, c'è ancora la sbornia della magnifica prestazione contro la Spagna. Ma i giri incominciano ad alzarsi anche per la Germania, in una giornata che porterebbe l'Italia verso la semifinale, con la Francia nel mirino. Tabellone che via via si fa sempre più complicato per gli azzurri, costretti a vincere contro tutti in quella che sarebbe un'impresa ai limiti del fantascientifico. Soprattutto a bocce ferme, quando l'Italia sembrava una squadra destinata ad avere vita breve mentre la Germania, con il suo titolo da campione del mondo in tasca, assomigliava a una corazzata. Il quadro è diverso solo perché gli uomini di Conte sono riusciti a uscire dall'anonimato a cui sembravano destinati, riuscendo a far innamorare una nazione. E poi ci sono i francesi che tifano tutti per noi - come già scritto ieri - quasi inaspettatamente, sin dalla prima partita, con il fatalismo di rischiare di arrivare sì in semifinale, ma poi perdere con la Germania. Oppure in finale con il Belgio. L'Italia sarebbe un male minore, al di là di tutto.
Così alla mattina c'è il solito allenamento, oramai sempre più difficile da mettere nel mirino. Alle volte l'orario è chirurgico, altre è tremendamente spostato in là con il tempo. Qualcuno, oltre ai giornalisti, riesce sempre a entrare, mentre continuano ad allenarsi i ragazzi del Montpellier. Stavolta sono due, un portiere - che sostituisce Buffon - e un centrocampista. L'allarme rientra subito per il numero uno della Nazionale, d'altro canto dopo ogni partita ha la febbre e solitamente aspetta i propri compagni in palestra o sull'altro campo. Anche stavolta fa così: Buffon è sull'altro campo, lo steward lascia i giornalisti all'interno dell'impianto che tanto sono gli altri ad andarsene, con humor britannico.
Meno divertente il fatto che il ritardo si ripercuota, ovviamente e indubbiamente, sulla conferenza stampa di Florenzi, Insigne e Immobile. Come tre amici al bar arrivano un'ora più tardi, scherzano e si prendono in giro, con discussioni da derby. Poi arriva il momento meno simpatico, con Enrico Castellacci, medico di questa nazionale, che spiega come Candreva, di fatto, non giocherà contro la Germania. Invece c'è la possibilità, pur remota, che De Rossi sia in campo. Sarà solo pretattica?