Gli ex di Roma-Real: Heinze, l'amaro tramonto nella Capitale
Il palmares di Gabriel Heinze è decisamente difficile da eguagliare: non tanto per i trionfi raccolti o i trofei alzati, ma per il numero di paesi in cui ha lottato per grandi traguardi. Ben sette: si inizia, naturalmente, dalla natia Argentina, per spostarsi per presto in Portogallo, allo Sporting Lisbona. Tre anni importanti al PSG, in Francia, altrettanti al Manchester United, in Inghilterra, due soddisfacenti al Real Madrid. Infine, la Roma.
Chiamato da Luis Enrique, che lo aveva ammirato in Liga, l'argentino sposa il nuovo progetto giallorosso diventandone parte integrante, con 30 presenze a fine stagione tra Champions League e campionato. Una scommessa che tuttavia si rivela fallimentare, alla luce del settimo posto finale della squadra, anche se negli occhi dei tifosi giallorossi rimarrà il ricordo di un calciatore grintoso, in grado di conquistarsi gli applausi del pubblico spesso e volentieri. Un centrale di alto livello, ma al tramonto della propria carriera, che lasciò l'Europa dopo l'esperienza in Serie A, per tornare a vestire la maglia del Newell's Old Boys, in Argentina.