Genoa, cambio forzato in attacco per un gol che manca da 340 minuti
Questa proprio non ci voleva. Nel momento, forse, più importante della stagione il Genoa perde la sua pedina più importante. In un "Ferraris" colpevole suo malgrado di aver causato infortuni muscolari a sei giocatori nel giro di tre giorni, Leonardo Pavoletti ha riportato una lesione di secondo grado al bicipite femorale. Brutta tegola per Gian Piero Gasperini che per la trasferta di Milano contro i rossoneri di Mihajlovic e per le prossime gare, almeno fino a metà marzo, non avrà a disposizione il suo migliore realizzatore. Un grattacapo non da poco se aggiungiamo che, oltre al bomber livornese, il Grifone dovrà rinunciare anche ad Ansaldi, per lui una lesione sempre al bicipite femorale ma di primo grado. Proprio adesso che il campionato sta entrando nel vivo e la lotta per la salvezza si accende, il tecnico rossoblù dovrà fare a meno del suo uomo migliore. Dopo la gara di San Siro, partita assai difficile ma non impossibile viste le ultime uscite di Burdisso e compagni, inizierà un mini ciclo più abbordabile dove si devono per forza raccogliere punti per evitare di rimanere impantanati nelle sabbie mobili della bassa classifica. Udinese, Empoli e Torino in casa e Chievo al "Bentegodi" sono occasioni che vanno colte al volo e non vanno sprecate anche perchè dopo, il 20 marzo, la compagine ligure andrà a far visita al Napoli di Maurizio Sarri e del Pipita Higuain in un match non facile. Il Genoa proverà a fare poker, ma occorrerà portare attenzione perchè, lo si è visto nel corso della stagione, la Serie A riserva scenari inaspettati e le sorprese, positive e negative, sono sempre dietro l'angolo.
Resterà da sciogliere il nodo legato alla prima punta anche se Tim Matavz sta scaldando i motori. Sloveno classe 1989, l'attaccante, che verrà presentato alla stampa questa mattina a Pegli, è arrivato nel mercato di gennaio dall'Augusta, dove in un anno e mezzo ha segnato solo tre gol, ma in tre stagioni al PSV Eindhoven ha colleziomato 102 gettoni fra campionato e coppe gonfiando la rete in 44 occasioni. E' il classico centravanti, forte fisicamente e abile nel gioco aereo. Molto probabilmente sarà lui a guidare l'attacco e a cercare di tramutare in gioie gli assist che arriveranno da Suso e Cerci per provare a dare vita ad un reparto che non segna da circa 340 minuti. L'ultima volta in cui i sostenitori hanno potuto gioire ad una rete del Genoa è stato in quel di Verona quando la punizione di Suso, complice anche la carambola su Gollini, aveva portato momentaneamente in vantaggio i rossoblù contro l'Hellas. Dopo di che, è vero che è stato incassato soltanto un gol e su autorete contro la Juve, ma è anche altrettanto vero che il reparto offensivo è rimasto all'asciutto per tre match. Due facce della stessa medaglia che fanno ben sperare e allo stesso tempo preoccupano: un attacco che stenta a decollare e una difesa che sembra però aver trovato la giusta quadratura. La curiosità fra i tifosi nel vedere all'opera uno degli ultimi acquisti del mercato invernale è tanta, ma ciò che è ancora più forte è la speranza dei tifosi di uscire da una posizione di classifica molto problematica. Adesso ogni partita diventa importantissima e, come in una partita a scacchi, ogni mossa risulta decisiva.