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Fiorentina, Bucchioni: "Ecco come é andata con De Maio e non é finita qui"

di Redazione TMW
Fonte: Enzo Bucchioni
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© foto di Federico De Luca

Era un anno che la Fiorentina aspettava un centrale difensivo, ora in un colpo solo ne arriveranno due. Il primo, il francese De Maio ex Genoa, è già fatto, e stamani a Firenze sosterrà le visite mediche. L'altro arriverà nelle prossime ore e probabilmente chiuderà il mercato in entrata della Fiorentina.

Cominciamo da De Maio. Era già stato cercato dalla Fiorentina in diverse occasioni, a gennaio Preziosi voleva otto milioni e non se ne fece nulla. Nel mercato estivo è stato ceduto dal Genoa all'Anderlecht per quattro milioni di euro. Come mai meno di due mesi dopo il difensore francese ci ha ripensato ed ha chiesto ai belgi di essere ceduto ancora prima di cominciare?

Non è stato lui, la Fiorentina ha fatto l'affare grazie alla moglie. La signora De Maio, infatti, non ha mai gradito la cessione, ha più volte detto al marito che mai si sarebbe trasferita a Bruxelles città (purtroppo) teatro di numerosi attentati nei mesi scorsi e base logistica di molti terroristi che hanno colpito in Francia.

Grazie ai suoi numerosi agganci di mercato e nel calcio, Corvino è riuscito a captare questa situazione di difficoltà di De Maio e proposto all'Anderlecht una soluzione immediata al suo problema. De Maio, 29 anni, è a Firenze in prestito per una stagione. Poi si vedrà. Non un fenomeno (ricordiamolo, in questo mercato la Fiorentina può permettersi soltanto giocatori affidabili e niente più), ideale per la difesa a tre, il francese comunque può anche scalare a quattro con facilità.

Non è finita. Nelle prossime ora Corvino porterà a casa anche un altro centrale. Indizi? Come al solito pochi. Unico, certissimo: sarà un altro straniero. Per prendere difensori affidabili in Italia servono dai cinque milioni in su. Dall'estero, con molto meno o con qualche marchingegno, Corvino porterà a Firenze il quinto centrale (gli altri sono Gonzalo, Astori, Tomovic e De Maio) e cinque è un numero giusto per una squadra che gioca con la difesa a tre.

L'identikit è fatto, giocatore affidabile, buono subito, poi vedremo. I nomi che circolano e sono circolati sono più o meno gli stessi, da Rekik del Marsiglia che i francesi però non vogliono mollare, a Van Beek del Feyenord, per passare attraverso Denswil del Bruges o Juninho del Curitiba. Ma, probabilmente, non sarà nessuno di questi e invece arriverà l'ennesima sorpresa di Corvino. L'importante che arrivi per dare a Sousa soluzioni alternative, poi vedremo. Mercato poco eccitante, per molti versi triste, ma si sapeva.

Nel giorno in cui i Della Valle hanno deciso di non investire puntando a mantenere intatta la squadra dell'anno scorso ritoccandola soltanto nella panchina, era chiaro che sarebbero arrivati soltanto giocatori di medio-basso profilo. Se a questo aggiungiamo l'obiettivo di ridurre il disavanzo (-39) e abbassare il monte ingaggi, ho spesso sorriso di fronte a nomi altisonanti accostati alla Fiorentina. Purtroppo non mi sbagliavo. L'ultimo è Corluka, uno così guadagna troppo, era chiaro che alla fine sarebbe rimasto dov'è. Pazienza.

Rimarrà dov'è anche Caceres, più o meno per gli stessi motivi. L'ho scritto e lo ripeto: Corvino è stato preso apposta. Serviva un uomo abile e con grandi relazioni di mercato per vendere bene tutto il possibile (visto quante operazioni minori in uscita?), capace di comprare a poco giocatori discreti, capace soprattutto di scoprire talenti per guardare al futuro.

E così che sta nascendo questa Fiorentina ragionieristica e chissà come sta godendo Cognigni che ama più un bilancio di Leo Messi. E' la sua esaltazione. Se i fatti gli daranno ragione e il ritorno di Corvino produrrà gli effetti sperati noi ce lo auguriamo, ma non lo sappiamo. Nel frattempo emozioni zero, aspettiamo fiduciosi.

A proposito di fiducia, ho sempre pensato che prima o poi Corvino avrebbe venduto bene anche Mario Gomez. Me lo disse due mesi fa e ne ero certo: bastava aver pazienza. Alla fine anche una squadra importante con il Wolfburg si è accorta di aver bisogno di un centroavanti forte fisicamente. Pronto.

Il rischio era doverlo svendere o regalarlo addirittura per non pagargli l'ultimo contratto da cinque milioni netti. Corvino l'ha venduto bene, al prezzo giusto. Non credete alle cifre che leggerete o che dicono in Germania (7 milioni) ma la Fiorentina è soddisfatta dell'operazione.

I soldi veri, quelli che forse potrebbero consentire un colpettino last minute a centrocampo, Corvino spera invece di farli dalla cessione di Babacar. E' tutto complicato, dieci giorni sono pochi, ma il Corvo ci proverà fino all'ultimo per mettere in cassa dieci milioni o dintorni.

Nel frattempo c'è tranquillità sul futuro di Borja Valero. Ha ribadito che a Roma possono insistere fino al 31 agosto, ma lui non cederà. Crediamogli. Più difficile, invece, vederlo in campo sabato a Torino contro la Juve. Ci proverà, ma senza illusioni. A proposito, la Juve è più forte e questo è chiaro. Ma i bianconeri hanno cambiato molto a centrocampo e hanno tanti giocatori in gruppo da poco, non sono al meglio. I viola sono gli stessi dell'anno scorso, si conoscono bene e le motivazioni a volte possono colmare le lacune. La Juve meglio subito, provarci è leggermente più facile.

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