Fallimento Parma, il super consulente Santini sposta gli equilibri
Arriva una svolta per certi versi clamorosa nella vicenda legata al fallimento del Parma Fc. Il Tribunale delle Imprese di Bologna si è rivolto a Renato Santini, professore di Economia a Bologna, per avere un parere autorevole nell'ambito del procedimento sui sequestri preventivi operato a danno dell'ex patron Tommaso Ghirardi e di altri soci del Parma e della holding Eventi Sportivi. Secondo l'esperto, l'analisi condotta dai curatori fallimentari sarebbe errata. Tutto ruota intorno al momento in cui fare risalire l'effettivo tracollo economico del Parma: se prima o dopo lo scandalo mediatico che ha portato alla luce la vicenda.
Per i curatori fallimentari, l'insostenibilità dei conti societari era evidente già dal bilancio chiuso al 30 giugno 2013. Per il "super consulente" le cose stanno diversamente e non tengono conto degli "aspetti strategici delle società di calcio, sull'importanza dei risultati sportivi e sulla rilevanza delle garanzie dei soci".
Secondo Santini, l'unico vero errore commesso dall'allora Presidente Ghirardi, assistito nel procedimento sportivo dall'Avvocato Cesare Di Cintio, è stato quello di sopravvalutare l'attendibilità del suo nuovo interlocutore, il petroliere albanese Taci. In sostanza, le vere responsabilità degli amministratori che si possono far pagare, riguardano solo quanto successo dalla fine del 2014 in poi, con Ghirardi fuori dai giochi e Pietro Leonardi come unico giostraio.