ESCLUSIVA TMW - WyScout, ds Ujana: "Talenti e sociale, il mio calcio in Congo"
Dove si tenne la celebre Rumble in The Jungle, l'AC Ujana mette i semi per un grande futuro. Lì, a Kinshasa, si affrontarono Cassius Clay e George Foreman. Adesso Rino D'Agnelli segue e cura tecnicamente ed a livello di progetto la squadra più importante della Repubblica Democratica del Congo e del Centro Africa. "E' un progetto, l'Ujana, che nasce otto anni fa circa per il sociale -spiega in esclusiva per Tuttomercatoweb.com-, su volontà del presidente che è italo-congolese. Da lì crea la parte sportiva ed ora degli investitori europei hanno puntato forte sulle strutture con ben 10 campi d'allenamento oltre che sul lato umano".
La sua è una continuità all'europea.
"Prima di me c'erano degli spagnoli, adesso siamo io e Raggini che lavorava con me in Svizzera, al Locarno. Segue la prima squadra e forma i coach, io vado 7-8 volte all'anno. Seguo i lavori ed il progetto, oltre che il mercato".
Anche e soprattutto in uscita.
"Certamente, abbiamo molti talenti. Ci siamo messi in mostra al Viareggio, vincendo il girone con Milan, Cagliari ed Ascoli ed uscendo poi contro l'Inter. Al Torino abbiamo il '99 Nathan, poi 3-4 in D italiana ed un paio in A a Malta. L'obiettivo è alzare la qualità, siamo già la prima squadra del Centro Africa e vogliamo far bene anche in quella che sarà la nostra futura prima Champions League africana".
Com'è vivere in Congo?
"Chiaro che anche a Kinshasa e soprattutto fuori, ci siano situazioni socialmente difficili. Però la situazione è tranquilla, è una nazione che sta cercando di colmare il gap in ogni senso. Anche in quello sportivo, dove cerchiamo di formare soprattutto i coach per farli camminare da soli. Quello che dovrebbe essere fatto sempre in Africa: dare i semi, non i prodotti fatti, per permettere a questo continente di andare avanti con le proprie gambe".