ESCLUSIVA TMW - Torna l'Old Firm, Amoruso: "Barton e non solo: che Rangers"
Cattolici contro Protestanti. Indipendentismo contro Unionismo. Celtic Glasgow contro Glasgow Rangers ovvero Old Firm. La vecchia azienda è uno dei più famosi derby del mondo e stavolta torna. Davvero. Dopo anni di purgatorio nelle serie minori scozzeri causa fallimento, i Rangers tornano in Premiership e dopo quattro gare hanno messo in cascina 8 punti. 9 quelli dei biancoverdi, ultimamente dominatori assoluti del massimo campionato scozzese, anche se con una gara in meno. Lorenzo Amoruso ne ha vissuti, di Old Firm. Da protagonista, da icona, visto che è stato il primo capitano cattolico della storia dei Rangers. Tuttomercatoweb.com l'ha sentito in esclusiva, a due giorni dalla sfida tra Glasgow e Rangers. "Per il campionato è bello che torni questa gara, ma si sono già affrontati in Scottish Cup ultimamente. Due anni fa è andata male, i Rangers sono stati battuti 4-1, nell'ultima no. Dopo anni di categorie basse, in questa stagione sono tornati in Premiership e cercheranno di rendere la vita difficile ai Celtic".
Che, in Premiership, hanno veleggiato sereni senza i Rangers a contendergli il titolo...
"Negli ultimi anni hanno vinto senza avere sempre grandi problemi. Vedremo quel che succederà adesso".
Che estate è stata per i suoi Rangers?
"Sono arrivati buoni giocatori ma nessun campione. Il calcio è cambiato, però, in Scozia è molto più oculato ed è giusto capire quali possano essere i più idonei per un campionato che può sembrare facile ma di fatto non lo è".
Tra i protagonisti il solito Miller, 2 gol in 4 gare a 37 primavere.
"Kenny si tiene bene fisicamente, si allena bene, non ha perso il vizio di fare gol e sta facendo bene. Dà quella profondita ed imprevedibilità che fanno la differenza".
Nei Rangers c'è anche un nuovo acquisto dal carattere niente male: Joey Barton.
"Alla prima, quando ero in Scozia, è stato il migliore in campo. Nel secondo tempo è calato ma con la sua grinta e la sua forza, ha fatto capire di poter essere un leader. La condizione è inevitabilmente salita, ha tutto per essere un faro per il centrocampo. Quando indossi quella maglia puoi avere qualcosa in più e quando hai giocato contro uno come lui hai una certezza, a prescindere: Joey è uno che non molla mai".