ESCLUSIVA TMW - Pres Pavia: "Amo l'Italia e il calcio. Puntiamo molto in alto"
Cinesi a Pavia: come noto, la società lombarda è di proprietà del fondo di investimento PingyPingy Shanghai Investment, capeggiato da Xiadong Zhu che è anche il presidente degli azzurri. Lo abbiamo raggiunto per farci raccontare la sua esperienza nel Bel Paese: "Intanto amo follemente l'Italia e il calcio. Prima di venire a Pavia conoscevo Milano dove ho già fatto e sto facendo investimenti nell'ambito edilizio. Pavia l'ho scelta su consiglio del vicepresidente Qiangming Wang, già mio socio presso l'Agenzia per l'Italia, controllata dal fondo cinese che io presiedo. Wang mi ha suggerito di investire a Pavia perché è vicina a Milano e perché in vendita. Abbiamo fatto due conti e ora eccoci qui in una città davvero bello e ricca di storia".
È vero che avete "ereditato" due milioni di debiti?
"Sapevamo di questa situazione ma i conti con ci hanno spaventato. Per noi è non stato difficile metterli a posto e così abbiamo iniziato a sistemare tutto e al tempo stesso a strutturare il club con delle figure professionali di alto livello. Abbiamo fatto una convenzione con l'Università di Pavia, coinvolto i ragazzi delle scuole, studiato iniziative e iniziato a lavorare per portare tanti cinesi in città. A primavera aprirà Casa Pavia, uno store su due piani dove si potrà anche bere, leggere e organizzare incontri, diventerà davvero la nostra casa"
Riesce a vedere il Pavia quando è in Cina?
"Non mi perdo una partita attraverso il canale tematico dedicato alla Lega Pro. Si vedono in diretta, è sempre emozionante".
Come valuta la stagione della squadra?
"Abbiamo costruito una squadra per provare a fare il grande salto. Purtroppo le cose non sono andate come speravamo e ora siamo costretti ad inseguire. Ma noi ci crediamo eccome".
Nel mercato di gennaio avete fatto una rivoluzione...
"Cambiare due o tre giocatori secondo noi non sarebbe servito a niente. Ecco perché abbiamo deciso di giocarci il tutto per tutto anche con calciatori di categoria superiore".
Cosa non ha funzionato con Marcolini?
"Ormai le cose sono andate in quel modo, impossibile tornare indietro. Davvero preferisco guardare avanti e pensare alla gara di lunedì a Cittadella".
Quanto ci credete alla B?
"Ieri ho parlato nello spogliatoio. Ai ragazzi ho spiegato, spero in maniera convincente, quanto voglia questa promozione".
E se non ci doveste riuscire?
"Ci riproveremo il prossimo anno. Mi piace rispettare le promesse e vorrei portare il Pavia davvero in alto. Molto in alto...".