ESCLUSIVA TMW - Di Cintio: "Soddisfatti delle decisioni del Consiglio Federale"
Ieri si è tenuto a Roma il Consiglio Federale FIGC, al margine del quale il Presidente Tavecchio ha annunciato la volontà di mantenere inalterato il format a 60 squadre della Lega Pro ed il conseguente sblocco dei ripescaggi. Decisioni importanti che produrranno certamente i loro effetti nel corso dell'estate. Di queste e di altre novità ne parliamo con l'Avv. Cesare Di Cintio.
Avvocato, dopo aver ottenuto il successo della Serie B a 22 squadre nell'estate 2014, ora un altro successo per lei che la scorsa estate si è battuto per una Lega Pro a 60 squadre. Soddisfatto della decisione del Consiglio Federale?
"Assolutamente sì. È un risultato ottenuto grazie ad un ottimo lavoro di squadra con tutto il mio team di collaboratori. Ovviamente devo ringraziare le società Aurora Pro Patria, Pro Piacenza e Renate che sin da subito hanno capito l'importanza della questione e che quindi si sono battute per veder riconosciuto questo diritto".
Anche i ripescaggi che ad inizio stagione erano stati congelati, ora sono stati sbloccati. Anche qui possiamo dire, risultato raggiunto
"I ripescaggi sono stati sbloccati a seguito di un ricorso presentato da Aurora Pro Patria e Pro Piacenza avanti al Collegio di Garanzia dello Sport del CONI. Nel corso del giudizio producemmo un documento, che il Presidente Scorsetti del Pro Piacenza ottenne grazie al Presidente di Lega Pro Gravina, che si rivelò decisivo per ottenere il risultato perseguito".
Nonostante i buoni propositi, se non si dovesse tornare alle 60 squadre così come previsto, quali sarebbero le conseguenze?
"Proprio qualche giorno prima del Consiglio Federale tenutosi ieri, il TAR del Lazio ha stabilito, con l'ordinanza n. 1477/2016, che l'art. 49 NOIF statuisce inderogabilmente che la Serie A deve avere un organico composto da 20 squadre, la Serie B un organico di 22 squadre e la Lega Pro un organico di 60 squadre. La pronuncia è giunta a seguito di un procedimento instaurato sempre da Aurora Pro Patria, Pro Piacenza e Renate nei confronti della FIGC".
E in questo quadro piuttosto delineato, come possono introdursi da un lato la riforma dei campionati e dall'altro le seconde squadre in Lega Pro?
"L'art. 27 dello Statuto FIGC prevede che il Consiglio Federale possa decidere sulla modifica del format dei Campionati, solo su proposta del Presidente Federale e previa intesa con le Leghe interessate. Se non dovesse esserci accordo e quindi nell'ipotesi di una modifica dei Campionati in violazione delle norme in vigore, le mie assistite non esiterebbero a rivolgersi nuovamente al Collegio di Garanzia dello Sport del CONI per vedere riconosciuti i propri diritti".