ESCLUSIVA TMW - 95 anni Pistoiese, Bonan: "Che pallonata presi da raccattapalle"
La Pistoiese compie oggi novantacinque anni e una parte della storia recente (che ha visto gli arancioni anche in serie A) abbiamo provato a riviverla attraverso i gustosi ricordi di un suo tifoso vip, Alessandro Bonan di SkySport. "Il primo ricordo in assoluto è legato a Rinaldo Giovannini di TVL, emittente locale che trasmetteva le partite della Pistoiese. Ero un ragazzino - dice a Tuttomercatoweb.com - e ricordo ancora le urla che provenivano dallo stadio: da casa, che era vicina allo stadio, immaginavo cosa stesse accadendo sul campo. Il ricordo più curioso però è legato a quando facevo il raccattapalle. In un Pistoiese-Pontedera in C, interpretavo il ruolo in maniera del tutto particolare. Seguivo l'azione andando avanti e indietro, quasi come se giocassi anch'io. Ad un certo punto venero a dirmi di star fermo altrimenti non ce l'avrei fatta ad arrivare fino alla fine. Ad un tratto poi la palla finì fuori e la ripresi rimettendola in campo. Il terzino Crema però per perdere tempo tirò una puntata e mi colpì in pieno. Persi i sensi per qualche secondo. Avevo addosso una tuta rossa e dopo la partita in molti mi riconobbero salutandomi e accertandosi delle mie condizioni. Anche Crema venne a sincerarsi e a chiedere scusa. Ebbi così il mio primo momento di notorietà..."
Parliamo anche dei suoi 'idoli'...
"Ricordo con affetto un centravanti, Giovanni Ferrari, artefice della salvezza della Pistoiese in B. Nel girone di ritorno fece una valanga di reti. Lo chiamavano Riccio-gol, aveva capelli lunghi e ricciuti. Sembrava Chinaglia, aveva anche un gran tiro. Ovviamente però due giocatori di riferimento erano Frustalupi e Rognoni, che purtroppo non ci sono più. In quel periodo tra gli episodi più emozionanti ci fu anche la vittoria a Firenze contro la Fiorentina in A, con reti di Badiani e Rognoni. Era la provincia che metteva la testa fuori contro la metropoli. Fu il punto più alto della Pistoiese, da quel momento iniziò il lento declino fino ai giorni nostri".
E il ricordo di Luis Silvio, lo straniero della Pistoiese?
"Andai a vederlo giocare in allenamento e notai subito che era l'unico brasiliano che non sapeva fare tre palleggi. Al terzo palleggio il pallone cadeva sistematicamente. Pensai subito: Ne faccio più io..."