De Vrij semina dubbi sul futuro. E la cessione a gennaio non è più utopia
"Vedremo cosa succederà in futuro". Una frase enigmatica, quella pronunciata da Stefan De Vrij nella conferenza stampa di ieri. Il difensore della Lazio è tornato a parlare in coincidenza col suo rientro in campo dopo l'infortunio che lo ha tenuto fuori quasi due mesi. L'olandese non ha giocato il derby, ma già dalla prossima gara sarà probabilmente di nuovo titolare. Intanto, però, il discorso legato al futuro continua a restare in bilico, per lui come per Lucas Biglia. "Non sono previsti appuntamenti a breve per il rinnovo. Al momento sono concentrato solo sul lavoro: l'anno scorso sono stato fuori praticamente per tutta la stagione e anche adesso sono dovuto rimanere ai box. Voglio giocare, sono contento di essere di nuovo disponibile", ha aggiunto l'ex Feyenoord. La domanda dei colleghi sul rinnovo era più che lecita, visto che il suo contratto coi biancocelesti scadrà a giugno 2018. Ma lui, il centrale obiettivo del Chelsea in estate, ha preferito glissare e rimandare tutto al campo, con la trattativa che avrebbe dovuto portare alla firma fino al 2021 che si è improvvisamente arenata.
Difficile, con le basi odierne, immaginare ancora un futuro romano per lui. Le sue dichiarazioni sono servite per rimandare la palla in mano alla società biancoceleste, che ora dovrà fare delle scelte. La prima ipotesi è quella di forzare la mano per arrivare al prolungamento. La seconda, ben più scomoda, porta alla cessione. Più a gennaio che a giugno. Perché in estate, senza rinnovo, la forza contrattuale biancoceleste sarà ai minimi storici, col cartellino del giocatore che subirebbe un netto taglio verso il basso. Per questo, immaginare una cessione invernale non è pensiero utopico. Il Chelsea in fondo continua a cercare un difensore e fra i vari Romagnoli, Koulibaly e Bonucci, il nome più abbordabile sembra proprio essere quello di Stefan De Vrij. Senza considerare il pressing del Manchester United.