Vita da ex stella: Alvarez, la solitudine dei numeri dieci
Il mercato ai tempi di Twitter può essere impietoso. Soprattutto perché i diretti interessati danno voce alle proprie malinconie, come nel caso di Ricardo Alvarez. Ex Inter ed ex stella, pagato 5,5 milioni dai nerazzurri - e qualche bonus mai raggiunto - e rivenduto a un milione di euro più undici di riscatto al Sunderland. I Black Cats avrebbero dovuto versare undici milioni di euro perché salvi, ma le pochissime presenze dell'argentino, tredici in tutta la Premier, hanno portato a una guerra fredda fra le due società. L'arbitrato della FIFA deciderà dove Alvarez giocherà nella prossima stagione.
Il problema è che finora Ricky Maravilla è rimasto ai margini da entrambi i club, intenzionati a non accollarsi il pacco indesiderato.
Un destino incredibile per un ragazzo del 1988, ancora nel pieno della maturità calcistica - e forse non ancora arrivata - che per un periodo ha illuminato San Siro. Troppo poco per meritarsi una riconferma, sebbene Recoba abbia, in altri tempi, fatto più o meno la stessa cosa. La vita da disoccupato - e probabilmente senza stipendio - non è certo semplice. Certo, il fatto che si sia infortunato non depone certo a suo favore, però a maggio c'era stato un sondaggio pure del Bayer Leverkusen, a riprova che, nonostante i tanti problemi fisici, l'ex Velez rimane giocatore apprezzato da buona parte delle squadre d'Europa. Certamente non dal Sunderland, un po' meno dall'Inter, che con quegli undici milioni vede il proprio rosso un po' meno profondo: in attesa di sfoltire, Alvarez rimane una ex stella. A ventisette anni sembra una chiusura di carriera decisamente amara, sebbene non sia un qualcosa di definitivo.