Torino, Cairo: "Cerchiamo un mediano. Bene Maxi Lopez, avanti con Ventura"
"E' stata una grande vittoria, ci ha ricompensati della beffarda sconfitta allo Juventus Stadium. Sfortuna e fortuna, nello stesso campionato, a volte si equivalgono". Queste le parole di Urbano Cairo, presidente del Torino che ha parlato della vittoria conquistata ieri a San Siro attraverso le frequenze di Radio Rai, durante la trasmissione Radio Anch'io Sport. Il patron granata ha poi proseguito: "L'Inter ha avuto poche occasioni, l'azione della nostra rete è stata straordinaria".
L'arrivo di Maxi Lopez e le accuse di immobilismo sul mercato? "Da parte nostra c'era intenzione di fare di più fino ad oggi, ma il mercato non dipende solo dai nostri desideri. Vogliamo evitare di fare interventi giusto per dire di aver preso due o tre elementi. Abbiamo preso solo Maxi Lopez finora, che - appena arrivato - ha fatto un gol e un assist. Servono elementi mentalmente preparati per fare il bene del Toro. Avrei voluto fare un paio di acquisti entro il 10 gennaio, ne abbiamo fatto solo uno e Maxi Lopez sta facendo bene. L'hashtag 'Cairo braccino' mi fa sorridere, la scorsa estate abbiamo incassato 24 milioni per le cessioni su richiesta dei calciatori - di Cerci e Immobile ma ne ho reinvestiti 22. Siamo a tre punti di distanza dalla settima, siamo ancora in Europa League e abbiamo tutti i calciatori di proprietà. In passato venivo accusato di aver inventato i prestiti con diritto di riscatto e le comproprietà, adesso mi sembra che altri club facciano così".
Dove può arrivare il Torino? "Preferisco non fare più promesse, abbiamo scelto Ventura e i calciatori per fare bene. Abbiamo sempre appoggiato il tecnico quando qualcuno lo criticava, è normale che serva tempo quando si operano cambiamenti. Anche Quagliarella ha avuto bisogno per tornare in grande condizione, così come alcuni giovani. Abbiamo scoperto elementi interessanti e abbiamo una difesa che molti ci invidiano. Siamo vicini alla zona Europa League e ancora impegnati nelle coppe, bisogna ricordare che il Torino non andava in Europa da venti anni".
Il contratto di Ventura? "Ho stima per lui da tanto tempo, l'ho voluto fortemente. Petrachi è stato un suo calciatore, è con noi da quattro anni e ha un contratto di un altro anno. Non ci sono problemi a parlare di prolungamento, abbiamo davanti a noi un anno e mezzo e per ora non c'è bisogno di rinnovare. L'importante è guardarsi sempre negli occhi, ha valorizzato tanti giovani in granata e altri calciatori non più giovanissimi hanno fatto benissimo con lui. Ha ottenuto con noi il suo miglior piazzamento in campionato, è un connubio positivo. La nostra priorità è quella di andare avanti con Ventura fin quando ci sarà questo feeling".
I capitali provenienti dall'estero? "Credo che i capitali ci siano anche in Italia, bisogna fare investimenti nei vivai e i fatturati limitati costringono a cercare calciatori anche all'estero facendo un giusto mix tra calciatori italiani e quelli stranieri. Bisogna guardare anche il bilancio, ho preso il Toro dopo un fallimento e anche altri club vivono una situazione difficile. Viviamo un momento economico particolare, non basta spendere tanto per fare. Un calciatore non risolve mai i problemi di una squadra. E' una situazione ampiamente dimostrata, per questo nessuno è incedibile".
Piccolo sforzo sul mercato per potenziare il centrocampo? "Cerchiamo calciatori con determinate caratteristiche, quello di gennaio è un mercato difficile. In passato ho fatto errori in inverno".
Ha il sogno di arrivare in Champions League? "Non esageriamo (ride, ndr), bisogna andare avanti facendo un passo alla volta. Poi vedremo i risultati".
E' disposto a investire 300mila euro per la Goal-Line Techonology? "Sono disponibile, gli episodi di gol-non gol sono pochi in una stagione. Quando accade, però, resta un grande dispiacere. Non so se gli altri presidenti siano disponibili a investire, ma io sono pronto a spendere per la Goal-Line Techonology".