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Spending review Inter: Kovacic è sacrificabile, Icardi no

di Raimondo De Magistris
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il mancato accesso alle competizioni europee il prossimo anno potrebbe paradossalmente agevole l'Inter. Senza Champions né Europa League verrebbero infatti meno quelle sanzioni economiche che i vertici societari nerazzurri conoscono bene avendone già discusso con i dirigenti UEFA. Senza Europa l'Inter sarebbe almeno momentaneamente fuori dai vincoli del Financial fair play e potrebbe operare in estate con maggiore libertà sul mercato. Una consolazione magra per un club che a detta di Mancini il prossimo anno dovrà lottare per lo Scudetto, un palliativo che non può certo distogliere lo sguardo da problemi che si sono accumulati in un quinquennio post Triplete a dir poco deprimente.
Specificato ciò, c'è da precisare che anche senza questo paletto l'Inter non si tufferà in spese folli. I conti con il FFP sarebbero infatti solo rinviati e soprattutto ci sarà bisogno di ridurre ulteriormente spese che via via dovranno sempre più avvicinarsi alle entrate. Un'operazione più facile a dirsi che a farsi anche perché in preventivo ci sono già delle uscite economiche obbligatorie. C'è, ad esempio, il riscatto del cartellino di Shaqiri dal Bayern, così come quello di Santon dal Newcastle. Ci sarà da acquisire dalla Dinamo Zagabria il 100% di Marcelo Brozovic e da rivoluzionare una difesa che in questa stagione ha dato troppi segni di cedimento per puntare in alto.
Saranno queste operazioni che catalizzeranno l'attenzione dei dirigenti nerazzurri nei prossimi mesi. Operazioni costose, quasi tutte dipendenti dalle scelte fatte a gennaio, ma che inevitabilmente aumenteranno le spese e porteranno a valutare qualche cessione. La qualificazione alla prossima Champions, e l'incasso dei conseguenti introiti, avrebbe salvato capre e cavoli ma senza quei soldi sarà necessario agire con cautela e magari rientrare di buona parte della spese già messe in programma.


Ecco perché non si placano le indiscrezioni sul futuro di Mateo Kovacic e Mauro Icardi, nonostante il primo abbiamo già rinnovato il contratto e il secondo sia molto vicino all'accordo. Sono loro i due giocatori col valore di mercato più alto nella rosa di Mancini, sono loro anche grazie alla giovane età a essere finiti nel mirino di mezza Europa. Spagna e Inghilterra le possibili destinazioni per entrambi, 30 milioni di euro la cifra sotto la quale l'Inter non vuole scendere per sedersi attorno a un tavolo e trattare.
Il club nerazzurro, in caso di offerte importanti, dovrà inevitabilmente prendere in considerazione la cessione di uno dei due. Meglio quindi fare fin da subito valutazioni tecniche e capire di chi questa Inter non può proprio fare a meno e chi, dinanzi a una buona offerta, può anche essere sacrificato.
Una valutazione non troppo difficile visto che la differenza di rendimento dei due giocatori è al momento palese. Icardi è il terminale offensivo più importante della rosa, il perno della squadra capace di esaltarsi anche nei momenti di difficoltà della squadra. E di trascinarla spesso anche nelle serate più buie. Kovacic, invece, è potenzialmente una delle migliori mezzale a livello europeo, ma anche un diamante ancora troppo grezzo in un reparto che ha tanti, forse troppi, giocatori.
Ausilio già da settimane è al lavoro per studiare soluzioni alternative alla cessione di uno dei due, ma se il sacrificio proprio non potrà essere evitato sarà meglio scegliere il male minore.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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