Savoia, con Moxedano potrebbe tornare in pista Matachione
Potrebbe esserci ancora Mario Moxedano nel futuro del Savoia. Come noto, l'imprenditore di Mugnano ha già guidato il club oplontino dal 1995 al 2001 (era della serie B e dell'indimenticabile derby col Napoli), nonché in D nella stagione 2005/06 al fianco di Fabrizio Bouchè. Di alcuni giorni fa l'incontro tra l'attuale patron della Neapolis, compagine che milita attualmente in D, ed esponenti del Comitato di tifosi torresi "Antica Passione". Un vertice che, come precisato dallo stesso Comitato, è stato organizzato col solo scopo di discutere con Moxedano di progetti e programmi senza alcuna intenzione di trattare i termini di un eventuale traghettamento della Neapolis a Torre Annunziata. Ma la novità è proprio questa: Moxedano si è detto disponibile a trasferire il titolo sportivo del proprio club in terra oplontina per garantire continuità al calcio in città. Naturalmente con un nuovo inizio dalla serie D. Una ipotesi che potrebbe far tornare in campo anche l'imprenditore farmaceutico torrese Nazario Matachione, il quale ha ammesso di aver avuto un colloquio telefonico con Moxedano promettendo, però, di riprendere ogni discorso a fine stagione. La sensazione comunque è che l'attuale AC Savoia non avrà vita lunga, a prescindere dall'esito di questo campionato. Con i libri contabili prossimi ad essere trasferiti in Tribunale, l'attuale compagine non fa gola a nessuno.
E non esiste personaggio intenzionato a risanare debiti e pendenze della società. Moxedano, quindi, ci riprova. E la città, in questo senso, si divide. Tanti i tifosi pronti a riaccogliere con entusiasmo il patron dell'epoca d'oro dei Bianchi, ma moltissimi anche gli aficionados scettici sul Moxedano ter. Poi c'è un secondo scenario che vede protagonista l'ex ds oplontino Tonino Simonetti, uno degli artefici della cavalcata della scorsa stagione. "Ho già avviato qualche contatto per trovare un titolo di serie D per la piazza di Torre Annunziata - ha affermato Simonetti in una intervista rilasciata a Metropolis -. Nei prossimi giorni incontrerò gli imprenditori che sono interessati per valutare il loro progetto. Mi dispiace molto per la situazione che sta passando il club oplontino e Torre Annunziata non può restare senza calcio".