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Salernitana, l'ex Guazzo: "I tifosi granata meritano altri palcoscenici"

di Luca Esposito
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© foto di Prospero Scolpini/TuttoSalernitana.com

Quando a gennaio si parlava di un possibile ritorno in granata di Matteo Guazzo (32), la città si divise in due partiti. Da una parte i contrari che lo accusavano di aver lasciato a metà della scorsa stagione la Salernitana in un momento molto delicato e dall'altra quello che vedevano proprio nel "principe" la punta che tanto serviva alla squadra di Leonardo Menichini. Come è noto la trattativa non è andata in porto e l'attaccante originario di Acqui Terme è rimasto ad Alessandra da fuori rosa. In passato il bomber ha giustificato il suo trasferimento da Salerno adducendo motivi familiari per i quali voleva riavvicinarsi a casa. Guazzo, che a Salerno ha collezionato 16 presenze e 7 reti non ha mai nascosto di essere riconoscente verso la piazza di Salerno e di continuare a fare il tifo per la Salernitana. "Il Principe", intervistato dalla redazione di TuttoSalernitana,com, ha parlato della sua situazione di fuori rosa, del derby di sabato prossimo contro il Benevento, delle dichiarazioni del tecnico dei sanniti Brini e di tanto altro ancora.

A gennaio la Salernitana era sulle tue tracce ma poi non se n'è fatto più niente. Ora sei fuori rosa. Come vivi questa situazione?

"Sicuramente non la vivo molto bene perché sono sempre stato abituato a scendere in campo ed a sentirmi un giocatore importante ed ora trovarsi ai margini non è facile. Ho ancora tanta voglia di giocare ma purtroppo sono successe determinate cose che han fatto si che mi allontanassero dalla squadra. A gennaio c'è stato più che altro un sondaggio da parte della Salernitana che poi alla stretta dei conti non si è concretizzato. Loro trattavano anche altri attaccanti e negli ultimi giorni di mercato non si sono fatti proprio più sentire. E' andata così. Sarei venuto al sud solo per la Salernitana".

Che importanza ha il derby di sabato prossimo tra Salernitana e Benevento in chiave promozione?

"Salernitana e Benevento sono due squadre che stanno facendo entrambe un campionato importante. Se la giocheranno fino alla fine. Quella di sabato non sarà una partita chiave perché il campionato è ancora lungo ma sicuramente se la Salernitana vincesse sarebbe importante per quanto riguarda gli scontri diretti. Io me lo auguro e farò il tifo per i granata".

La scorsa stagione proprio contro il Benevento sei stato protagonista con una doppietta. Che ricordi hai di quella gara?

"E' stata una giornata bellissima anche perché era da tanto che non si vinceva a Benevento. Per me è stato motivo d'orgoglio segnare una doppietta che ci ha permesso di battere una squadra forte come il Benevento. Un goal lo segnai su assist di Perpetuini e l'altro su assist di testa di Ciro Ginestra".

A proposito di Ginestra, lui dopo essere finito fuori rosa ha appeso le scarpette al chiodo ed è diventato allenatore dei giovanissimi. Un domani pensi anche tu di intraprendere la carriera di allenatore?

"Mi è molto dispiaciuto vedere come Ciro ha chiuso con il calcio perché per il giocatore che è stato e per tutto quello che ha dato al mondo del pallone credo che meritasse di chiudere la carriera in modo diverso. Ha avuto questa possibilità e l'ha afferrata. Lui diceva sempre che avrebbe voluto fare l'allenatore, gli auguro che la scelta che ha fatto sia quella giusta e che possa dimostrare da allenatore quello che ha dimostrato da giocatore, perché non solo è un grande uomo ma è davvero uno degli uomini più importanti che ho conosciuto nel mondo del calcio. Io invece sono più predisposto ad intraprendere la carriera di direttore. Di qui a quando smetto magari cambierò idea però credo che col carattere che ho difficilmente potrò fare l'allenatore".

Della tua Salernitana della scorsa stagione sono rimasti solo Mendicino e Tuia. Un giudizio sui tuoi ex compagni.

"Alessandro è sicuramente un giocatore di prospettiva, ha delle potenzialità incredibili e davvero non capisco perché non sia ancora riuscito a salire di categoria. Ettore è un ottimo attaccante anche se è un ragazzo un po' sfortunato perché purtroppo ogni volta che comincia a fare bene c'è sempre qualche problema fisico che lo blocca. Per quanto riguarda la sua posizione lui sicuramente non è una prima punta e non credo sia uno che ama giocare spalle alla porta. Per me Ettore è una seconda punta che può svariare per il campo e volendo può giocare anche da esterno. Sono due ragazzi molto bravi che possono dare una grossa mano alla Salernitana nella parte finale della stagione".

Cosa ne pensi delle dichiarazioni di Brini delle ultime settimane?

"A Benevento già piangono perché sanno che la Salernitana è una squadra forte ed importante, e magari per il fatto che il presidente è Lotito si pensa sempre ci possa sempre essere qualcosa di oscuro dietro. Ma sono tutte cavolate, anzi, io ho visto che la Salernitana in casa ha spesso faticato, nessuno le ha regalato niente e diverse volte ha vinto al 90°. Anche il Foggia ad esempio è venuto a Salerno molto agguerrito. Quelle di Brini secondo me sono tutte cavolate che si dicono quando si avvicina uno scontro diretto. Si comincia a piangere per mettere subito le mani avanti".

Tu che lo hai provato, quanto influisce il tifo della Curva Sud nei giocatori che scendono in campo e quanto è determinante per il risultato?

"Salerno è indubbiamente una piazza da Serie A. La curva è veramente un valore aggiunto, quello che si dice il dodicesimo uomo in campo. I tifosi possono fare davvero la differenza perchè quando si gioca danno una carica importante e secondo me la squadra avversaria un po' patisce questa cosa. Ho visto che molte partite sono state vinte nel secondo tempo quando la Salernitana attacca sotto la Sud, e ciò non può essere una coincidenza. I tifosi granata sono veramente grandi e meritano sicuramente ben altri palcoscenici".

Un confronto tra il girone settentrionale e quello meridionale. Qual è il più difficile?

"Credo che il girone C sia molto più difficile e molte squadre del mio girone al sud avrebbero fatto meno punti. Il girone A è un po' più di qualità, c'è qualche piazza più importante ma quello meridionale è sicuramente quello più combattuto anche a livello di piazze. Le tifoserie del sud sono più calde e ciò influisce molto sullo spettacolo. Io a sud mi sono divertito ed ho provato belle emozioni".

In conclusione, un pronostico su Salernitana-Benevento e sulla vittoria del campionato.

"Secondo me sabato finisce 2-1 per la Salernitana. Sulla vittorie del campionato io tifo Salernitana e mi auguro con tutto il cuore possa vincere ed ottenere la promozione diretta a fine stagione".

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