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Roma, che fine hanno fatto Mendez e Berisha?

di Alessio Calfapietra
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I paragoni importanti, è noto, spesso diventano scomodi, e altrettanto spesso si trasformano in qualcosa di controproducente. Alcune volte addirittura assumono connotati involontariamente comici. Quale sia il caso di Kevin Mendez (19) e Valmir Berisha (18) non è ancora dato saperlo, ma le premesse lasciano alquanto perplessi.

I due giovani attaccanti sono stati acquistati da Valter Sabatini in tempi diversi: lo svedese è arrivato a Roma nel gennaio 2014, l'uruguaiano è sbarcato un anno piu' tardi. Entrambi reduci da grandi prestazioni con le rispettive nazionali giovanili, entrambi oggetto del desiderio di svariati top club europei, entrambi con sulle spalle accostamenti molto impegnativi. Berisha avvicinato nientemeno che ad Ibrahimovic, a Mendez non è andata certo peggio con il soprannome di "Tevez uruguaiano".

Eppure i primi riscontri sono stati tutt'altro che positivi. Per quanto riguarda Berisha, la sua esperienza nella Primavera giallorossa si è rivelata fallimentare, con un solo goal segnato contro il Trapani, e il posto da titolare perso a favore di Taviani. Nel frattempo anche il paragone con l'illustre "Ibra" è venuto meno, tanto che diversi commentatori, sin dall'avvento del ragazzo nella Capitale, hanno sottolineato che tra i due giocatori non c'è assolutamente nulla in comune. Sopratutto per quanto riguarda la classe. Arriva l'estate e inizia un braccio di ferro tra l'agente dello svedese e la Roma, culminato nella mancata convocazione per il ritiro. Solo negli ultimi giorni di mercato viene trovata una soluzione nel prestito al Panathinaikos in Grecia.

Un campionato meno impegnativo, dove le doti di Berisha, per ora solo intuite, potrebbero avere maggiori chanches di mettersi in luce. Mai scelta e'stata piu' sbagliata. Quando mancano solo tre giornate alla fine del torneo, Berisha non ha collezionato neanche un minuto in campo. Assolutamente nulla, e dire che i greci hanno dato un minimo spazio ad Angelopoulos, di un anno piu' giovane di Berisha.
Esperimento fallito, con il giocatore che farà ritorno a Roma con un biglietto da visita molto piu' scarno rispetto a gennaio 2014. Il suo futuro molto probabilmente sarà altrove, con la speranza che la Roma riesca a recuperare il mezzo milione di euro investito.

Non sta andando meglio a Kevin Mendez. Il presunto erede di Tevez si trova in Italia da quasi quattro mesi, ma il suo tabellino recita "0 presenze" con la maglia del Perugia, la squadra scelta dai capitolini per un percorso di adattamento al nostro calcio dalla durata di un anno e mezzo. Qualche apparizione in panchina e nulla piu'. Due gare con la Primavera, contro il Lanciano ultimo in classifica ed il Cagliari messo un poco meglio, e nessuna rete. Da molto tempo Mendez è direttamente scomparso dalla lista dei convocati di Camplone, ed il motivo non è molto chiaro. Si è parlato di problemi fisici, i quali non hanno però impedito al ragazzo di rispondere alla convocazione con la nazionale under 20 del suo paese. Anche in questo caso inizia a sorgere qualche dubbio sulla reale esplosività del talento di Mendez. Il fatto che non avesse mai esordito con il Penarol in patria, lascia pensare che forse i giudizi sul suo valore siano stati troppo rapidi. La circostanza che il suo apice sia stato il Mondiale under 17 tenutosi negli Emirati arabi nel 2013, lo stesso che ha favorito l'esplosione di Berisha, offre una specie di suggestione dal sapore beffardo.

In attesa di essere smentiti, consigliamo ai due ragazzi di non pensare piu' ad Ibrahimovic e Tevez, se non quando ammirano i rispettivi poster nelle loro camere.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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