Ricardo Oliveira, bidone da 17 milioni. Preso al posto di Ibra
Alle volte ritornano. Magari non in Italia, ma nelle cronache. Perché Ricardo Oliveira, nell'estate del 2006, doveva essere l'acquisto perfetto per dare, un'altra volta, l'assalto alla Champions League. Il Milan arrivava da Calciopoli, passava dai preliminari, altrimenti avrebbe acquistato Zlatan Ibrahimovic dalla Juventus. Invece la storia ha giocato sulla riga, lasciando lo svedese all'Inter e il brasiliano ad approdare a Milanello. Diciassette milioni di euro più il cartellino di Johan Vogel. Tre gol in ventisei presenze, l'etichetta di bidone, ma, incredibilmente, la Champions League conquistata. Lui però era la riserva degli Inzaghi, dei Ronaldo e dei Gilardino, praticamente relegato a un ruolo da comprimario.
Quello che sarà per il resto della sua carriera, nonostante la Copa America del 2004 e la Confederations Cup vinti da protagonisti (o quasi). Una carriera coronata, per modo di dire, con il passaggio all'Al Jazira, dove ha segnato tantissimi gol e vinto pure la Champions League asiatica (oltre al premio per migliore giocatore).
Alle volte ritornano, perché dopo l'esperienza con l'Al Wasl, alle soglie dei trentacinque anni, Ricardo Oliveira è tornato in Brasile. Per concludere la propria carriera nella squadra di Pelè, o'Rei, una vita al Santos. Proprio a Vila Belmiro l'ex Milan è approdato per cinquantacinquemila euro, andando a segno nello scorso weekend contro il Cotia. Nella stessa partita gol di Elano, un Olimpico, il corrispondente sudamericano - più vecchio - del calcio d'angolo a effetto di Palanca, che ne segnava a bizzeffe. E poi Thiago Ribeiro e Robinho, che di fatto potrebbero completare un reparto davvero affollato, con sei scelte per tre soli posti da titolare. L'attacco potrebbe quindi presto essere tutto italiano, tra onesti mestieranti in Sardegna, bimbi prodigio fino al City e un bidone da 17 milioni che era stato preso al posto di Ibra.