Pirlo e Lampard, un centrocampo da sogno per la MLS che verrà
Prove generali di centrocampo stellare in quel di New York. Ieri il maxischermo dello Yankee Stadium ad un certo punto ha proiettato l'immagine di due giocatori niente male, che dalla prossima stagione si contenderanno il terreno di uno dei templi del baseball, prestato al calcio: Andrea Pirlo e Frank Lampard. Una coppia che avrebbe fatto palpitare i cuori dei tifosi di mezza Europa fino a poco tempo fa, che farà sognare i supporter d'oltre Oceano nelle prossime settimane; gli stessi che, per dire, si ostinano a tradurre in soccer quello che il resto del mondo chiama football e solo per questo non si meriterebbero tanta grandezza in mezzo al campo. Lampard e Pirlo, rispettivamente 37 e 36 anni: il tempo passerà pure, ma la classe non sente le rughe che iniziano a segnare i volti sorridenti di due tra i più grandi interpreti del ruolo negli ultimi 20 anni. Giocatori che hanno dimostrato nella passata stagione di poter fare la differenza anche in un palcoscenico europeo di primo rilievo: Lampard al Manchester City ha fatto piangere i suoi vecchi amici del Chelsea, chiudendo la stagione con un bottino di 8 reti in 40 partite, d'altra parte in linea con la carriera di un giocatore che da centrocampista è tuttora il miglior marcatore nella storia dei Blues; Pirlo, con qualche basso e tanti alti, ha avuto un ruolo determinante nell'annata quasi trionfale della Juventus, che anche grazie alle sue invenzioni estemporanee è riuscita a conquistare il quarto scudetto consecutivo ed a portarsi vicinissima al sogno triplete.
Pirlo e Lampard, centrocampisti che potrebbero fare ancora la differenza in Europa, dove, con tutto il rispetto per buoni giocatori che però non sono fenomeni, Imbula o Schneiderlin vengono contesi a suon di milioni. La faranno negli Stati Uniti d'America, che li hanno già accolti e salutati come nuovi idoli, nella spettacolarizzazione che quel maxi-schermo rappresenta e che è un po' l'essenza della american way of life.