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Nela: "Mi fa paura un attaccante del Torino: Glik"

di Elena Rossin
Fonte: TorinoGranata.it
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© foto di Andrea Pasquinucci

Abbiamo intervistato Sebastiano Nela, terzino capace di giocare sia a sinistra sia a destra, che ha indossato la maglia della Roma dal 1981 al '92, attualmente è commentatore tecnico per Mediaset Premium. Con lui abbiamo parlato di Torino-Roma.

Torino-Roma partita delicata e intrigante per la classifica in chiave Europa League e Champions, che cosa ci si può aspettare in campo da queste due squadre?
"Spettacolo proprio perché devono vincere tutte e due. Quando si affrontano due squadre che vogliono vincere sicuramente daranno spettacolo con intelligenza, per l'amor di Dio questo è scontato, e con un po' d'equilibrio naturalmente, però tutte e due dovranno cercare di conquistare tre punti".

Il Torino ha ottenuto finora ventuno punti in casa e altrettanti in trasferta, la Roma fra le mura amiche trenta e lontano ventisei, quindi il fattore campo non sembra essere determinante per entrambe. Per i giocatori a disposizione e l'importanza del match quali possono essere le chiavi di lettura dei due allenatori?
"Non si deve pensare ai punti che sono stati fatti in casa o in trasferta perché ormai siamo quasi alla fine del campionato e come si è detto tutte e due le formazioni dovranno pensare a vincere, in quale maniera dipenderà anche dalla condizione delle due squadre a livello fisico, stante infortuni e squalifiche. Da questo punto di vista il Toro non ha particolari problemi perché di squalificato ha Basha e d'infortunato Silva, mentre bisognerà capire se la Roma riuscirà a recuperare qualcuno, non ci sarà sicuramente Torosidis anche lui squalificato e Gervinho, Castan, Keita, Strootman e Maicon infortunati, vedremo per quel che riguarda Totti e Ucan. Gli allenatori e le squadre si conoscono e la differenza in campo, per fortuna, la fanno sempre ancora i giocatori, quindi una giocata di qualcuno potrà determinare l'andamento di questa gara. Lo ripeto, la cosa bella e interessante è che tutte e due le squadre hanno una posizione in classifica invidiabile, una corre per l'Europa League e l'altra per la Champions, magari fossero tutte così le partite la domenica: di grande interesse".

Diceva che le giocate dei singoli fanno sempre la differenza, che cosa s'aspetta in tal senso?
"Mi aspetto che proprio i migliori calciatori a disposizione dei due allenatori facciano qualche cosa di bello, naturalmente. E' sempre dai migliori giocatori che ci si aspetta qualche cosa, sono loro che dovrebbero determinare le partite, questa è la speranza dei tifosi e degli allenatori che si coccolano i giocatori bravi proprio per questo motivo".

Dal punto di vista del risultato si potrebbe dire con facilità che la Roma essendo seconda in classifica dovrebbe essere la favorita, ma è poi così scontato?
"No, assolutamente non è così scontato. Se vogliamo sulla carta la Roma è una squadra più forte del Toro, ma la carta rimane carta e per fortuna c'è sempre il campo pronto magari a sovvertire qualsiasi pronostico, quindi il Toro si giocherà le proprie carte sotto l'aspetto tecnico e tattico e la Roma farà uguale. A me fa paura un giocatore del Toro soprattutto".

Chi?
"Il miglior attaccante (ride, ndr) del Toro: Glik".

Con i suoi sette gol è uno degli "attaccanti" aggiunti che fanno veramente la differenza e c'è da chiedersi come mai le difese avversarie sui calci piazzati non lo marchino a uomo.
"Infatti, ma, a parte gli scherzi, sappiamo tutti benissimo quanto contano le palle inattive nel calcio e lui devo dire che è straordinario. Però non vorrei che ci si scherzasse un po' sopra, a parte che noi quanto contano lo sappiamo perché a Roma, ad esempio, abbiamo avuto l'esperienza di Benatia che l'anno scorso, mi sembra, abbia fatto anche lui cinque gol così e alla fine sono punti quelli che portano questi difensori che hanno feeling con la porta avversaria. Detto questo, però non vorrei che si pensasse solo che Glik è uno che quando va a saltare fa gol, perché Glik è un bravo difensore, è un giocatore completo".

Per l'andamento del campionato e tenendo conto dei prossimi nove turni il Torino può arrivare al sesto posto e quindi in Europa League e la Roma al secondo e di conseguenza in Champions?
"Credo proprio di sì, tutte e due hanno qualità per poter puntare ai propri obiettivi e non penso che sotto questo aspetto ci siano dei problemi. Dovranno dare un po' di continuità perché adesso si fa sul serio in quanto siamo quasi agli sgoccioli, é vero che mancano nove giornate e c'è da verificare gli scontri diretti che ci saranno, però tutte e due possono fare certamente molto bene e raggiungere gli obiettivi".

Il Torino rispetto a Fiorentina, Sampdoria e Napoli, che in due punti si giocano il sesto posto, e la Roma, che ne ha uno in più della Lazio per il secondo, hanno rose competitive per gli obiettivi ai quali anelano?
"Ma certo, però ci vuole anche un pizzico di fortuna, sperando che nessuna delle due abbia incidenti particolari e debba subire penalizzazioni intese come infortuni o squalifiche. Con le rose disponibili al completo credo che Toro e Roma possano battagliare in questo finale di campionato per raggiungere gli obiettivi".

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